Osservatorio: CINA – Capitale Umano – Formazione
Il contesto economico cinese sta vivendo una trasformazione significativa, alimentata dal boom dell’intelligenza artificiale e da un crescente impegno da parte del governo centrale nel promuovere l’imprenditorialità tra i giovani.
Tuttavia, nonostante gli sforzi in corso, una parte consistente della gioventù cinese continua a preferire l’idea di ottenere un impiego stabile nel settore pubblico, piuttosto che rischiare con iniziative imprenditoriali.
La sfida principale è rappresentata dal timore che la debole domanda di mercato e un’economia che stenta a riprendersi rendano troppo rischioso avviare un’impresa in questo periodo.
Per contrastare questa tendenza, il governo cinese ha varato un’iniziativa ambiziosa volta a stimolare l’imprenditorialità, in particolare tra le fasce più vulnerabili della popolazione, come i neolaureati, i lavoratori migranti e i militari in pensione.
Alla fine del mese scorso, sette ministeri centrali, tra cui il Ministero delle Risorse Umane e della Sicurezza Sociale e il Ministero dell’Istruzione, hanno emesso una linea guida congiunta per incoraggiare le amministrazioni locali a promuovere l’occupazione attraverso l’imprenditorialità.
L’obiettivo di questa iniziativa è chiaro: favorire la creazione di nuove imprese e, al contempo, incrementare l’occupazione in settori ad alta crescita, come l’economia digitale, l’intelligenza artificiale, l’economia verde e la “silver-hair economy”, ovvero l’economia che si occupa della crescente fascia di popolazione anziana.
L’approccio suggerito dal governo si concentra su programmi di formazione specializzati, con l’intento di rispondere alle esigenze emergenti di competenze nei settori high-tech.
La guida invita le amministrazioni locali a sviluppare modelli formativi innovativi che combinano competenze tecniche con la capacità imprenditoriale, unendo la formazione tradizionale con l’acquisizione di conoscenze pratiche necessarie per avviare e far crescere un’impresa.
Un altro aspetto cruciale dell’iniziativa riguarda il sostegno finanziario. Sono previsti incentivi specifici per gli studenti universitari e i neolaureati, affinché possano tradurre le loro innovazioni in modelli di business concreti e sostenibili.
A tal fine, si prevede che il governo promuova una maggiore disponibilità di capitale di rischio, stimolando l’afflusso di risorse verso le piattaforme di incubazione aziendale che possano supportare le piccole e medie imprese (PMI) nella fase di crescita.
Un altro punto di rilievo nella linea guida è l’enfasi posta sulla necessità di allineare la direzione delle politiche con le esigenze di mercato, garantendo che le risorse siano allocate in modo da incentivare le iniziative che possiedono un reale potenziale di sviluppo e occupazione.
La visione del governo cinese si allinea quindi con l’obiettivo di creare una solida infrastruttura per l’innovazione, che possa garantire non solo la nascita di nuove imprese ma anche il loro successo a lungo termine.
In quest’ottica, si prevede che la crescente disponibilità di capitali e risorse per le startup possa fornire una spinta fondamentale alla creazione di un ecosistema imprenditoriale di successo, che potrebbe rivelarsi decisivo per la ripresa dell’economia cinese.
Non meno importante è l’impegno di alto livello mostrato dal presidente Xi Jinping, che ha recentemente incontrato alcuni tra i più importanti imprenditori cinesi in un incontro a Pechino.
Durante questo incontro, Xi ha sottolineato l’importanza fondamentale del settore tecnologico per il futuro della Cina, esortando a un sostegno concreto alle startup e alle imprese innovative, in particolare nel campo dell’intelligenza artificiale, che è visto come uno dei principali motori di sviluppo dell’economia cinese.
Nonostante il sostegno statale e le numerose opportunità offerte per avviare un’impresa, il percorso verso una cultura imprenditoriale di massa non è privo di ostacoli.
Molti giovani, infatti, sono ancora reticenti a intraprendere questa strada, temendo che il rischio finanziario e la competizione siano troppo elevati. Questo fenomeno potrebbe essere ulteriormente alimentato dalla percezione che i governi locali non abbiano sufficienti risorse per garantire che ogni iniziativa imprenditoriale possa essere adeguatamente supportata.
In effetti, mentre la spinta verso l’innovazione tecnologica e l’imprenditorialità sta crescendo, la sfida principale per il governo cinese sarà quella di tradurre l’ambizione e i programmi di supporto in risultati concreti per i giovani imprenditori.
Il progetto del governo cinese punta a creare una nuova generazione di imprenditori pronti a navigare l’era dell’intelligenza artificiale, ma sarà necessario un impegno costante per superare le barriere psicologiche ed economiche che ancora frenano molti giovani. Con l’opportuno mix di formazione, sostegno finanziario e incentivi statali, tuttavia, la Cina potrebbe essere sulla buona strada per trasformare l’attuale incertezze economiche in opportunità imprenditoriali reali.