La Cina ha annunciato un’iniziativa senza precedenti per sostenere le startup tecnologiche, stanziando un fondo nazionale di orientamento per il capitale di rischio del valore di quasi 1.000 miliardi di yuan, equivalenti a circa 138 miliardi di dollari. L’annuncio è stato fatto da Zheng Shanjie, capo della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc), durante i lavori annuali del Congresso nazionale del popolo, il massimo organo legislativo del Paese.
The “national venture capital guidance fund” will invest in hard technology sectors such as quantum computing, artificial intelligence (AI), semiconductors, and renewable energy,
L’obiettivo di questa imponente manovra finanziaria è colmare la carenza di finanziamenti che spesso ostacola la crescita delle startup tecnologiche. Il fondo raccoglierà risorse provenienti da governi locali e capitali privati, mirando a trasformare rapidamente i progressi scientifici in realtà produttiva di alta qualità. Questo approccio strategico consentirà di potenziare le capacità innovative della Cina e di consolidare il suo ruolo di leadership nei settori tecnologici più avanzati.
Con una durata operativa stimata in 20 anni, il fondo si concentrerà su settori all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, la tecnologia quantistica e l’energia dell’idrogeno. Il suo focus principale sarà il finanziamento delle aziende nella fase iniziale di sviluppo, incluse quelle seed e early-stage startup, al fine di sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica originale e di base. L’iniziativa prevede anche investimenti significativi in settori emergenti come la bio-produzione, dimostrando una visione di lungo termine per la crescita dell’ecosistema tecnologico cinese.
Il governo di Pechino si sta muovendo con decisione per stimolare l’innovazione e rafforzare la competitività delle proprie aziende tecnologiche. L’allocazione di un fondo di tali dimensioni indica una strategia chiara per contrastare le sfide poste dal contesto economico globale e dalle restrizioni commerciali imposte da altre potenze economiche. Inoltre, il coinvolgimento di capitali privati suggerisce un modello di sviluppo ibrido che punta a massimizzare il ritorno sugli investimenti e a garantire una crescita sostenibile nel tempo.
Questa iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di politiche volte a rafforzare il settore high-tech nazionale, un elemento chiave della strategia Made in China 2025, il piano con cui il governo cinese punta a ridurre la dipendenza dalle tecnologie straniere e a consolidare la propria autonomia in settori critici. L’intelligenza artificiale, la tecnologia quantistica e le energie rinnovabili rappresentano aree di sviluppo prioritarie, con il potenziale di ridefinire gli equilibri economici globali nei prossimi decenni.
Il fondo da 138 miliardi di dollari non solo fornirà il capitale necessario per le startup, ma contribuirà anche a creare un ecosistema favorevole all’innovazione, in cui istituti di ricerca, aziende e investitori potranno collaborare per sviluppare soluzioni all’avanguardia. L’iniziativa dimostra la determinazione della Cina a rimanere un attore dominante nel panorama tecnologico internazionale, sfruttando al meglio il proprio potenziale scientifico e industriale.