L’intelligenza artificiale rappresenta ormai il cuore pulsante della trasformazione digitale globale, ma la sua evoluzione è dominata da un ristretto gruppo di player internazionali, prevalentemente statunitensi e cinesi.

Questo oligopolio dell’AI pone enormi sfide in termini di sicurezza, sovranità digitale e competitività per le aziende europee, che rischiano di diventare semplici consumatori di tecnologie sviluppate altrove, senza alcun controllo sui dati e sui modelli utilizzati.

In questo scenario, la Private AI emerge come un’alternativa strategica per le imprese e le istituzioni pubbliche che desiderano mantenere il controllo sui propri asset digitali.

Il White Paper EuropIA, firmato da Antonio Baldassarra, CEO di Seeweb, approfondisce le implicazioni dell’adozione di modelli di intelligenza artificiale privati rispetto alle soluzioni offerte dagli hyperscaler globali.

Secondo Baldassarra, il rischio principale per le aziende italiane ed europee risiede nella dipendenza tecnologica dai grandi provider extraeuropei, i quali non offrono sufficienti garanzie di privacy e sovranità sui dati.

La possibilità che informazioni sensibili vengano utilizzate per addestrare modelli AI di terze parti rappresenta una minaccia concreta alla competitività del settore industriale europeo.

L’AI privata si configura come una risposta concreta a queste problematiche. Attraverso l’adozione di infrastrutture nazionali e l’impiego di modelli AI sviluppati e gestiti localmente, le aziende possono ridurre i rischi legati all’accesso ai dati da parte di fornitori esteri, garantendo maggiore sicurezza e compliance normativa.

Il Regolamento AI Act dell’Unione Europea, citato nel documento, evidenzia la necessità per le imprese di adottare soluzioni AI trasparenti e conformi ai più elevati standard di sicurezza e auditabilità.

Oltre alla protezione dei dati, la Private AI offre un significativo vantaggio competitivo. Il controllo dei costi, l’eliminazione del rischio di lock-in con i grandi provider e la possibilità di personalizzare i modelli AI in base alle specifiche esigenze aziendali sono alcuni dei fattori chiave che spingono le imprese a considerare alternative locali.

Il White Paper sottolinea come la strategia degli hyperscaler sia spesso legata a costi nascosti, politiche di data retention poco trasparenti e difficoltà nel recupero delle informazioni una volta che un’azienda decide di migrare verso altre soluzioni.

Un altro punto centrale riguarda il Data Act, che impone nuove regole sulla governance dei dati in Europa.

Secondo Baldassarra, le aziende che scelgono di mantenere i propri dati in ambienti privati e conformi alle normative UE possono beneficiare di un maggiore controllo sulle informazioni e di una maggiore protezione della proprietà intellettuale.

In particolare, la capacità di gestire l’addestramento e il fine-tuning dei modelli AI su dataset interni e proprietari consente di preservare il know-how aziendale, evitando la dispersione di informazioni strategiche verso terze parti.

L’impatto della Private AI non riguarda solo le grandi aziende, ma coinvolge in maniera significativa le PMI, che rappresentano l’ossatura del tessuto economico italiano ed europeo. L’analisi evidenzia come l’accesso a modelli AI su misura, senza dipendere dai colossi internazionali, possa democratizzare l’innovazione tecnologica, consentendo anche alle imprese di dimensioni ridotte di beneficiare delle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale.

Il EuropIA, infine, lancia un appello ai governi europei affinché promuovano politiche di incentivo fiscale e finanziamenti mirati per favorire lo sviluppo di un ecosistema AI indipendente. La creazione di infrastrutture nazionali dedicate, il supporto alla formazione di competenze specifiche e la definizione di un quadro normativo chiaro sono elementi essenziali per garantire la sovranità digitale del continente.La sfida dell’AI non è più solo tecnologica, ma geopolitica ed economica. L’Europa ha la possibilità di affermarsi come leader nell’adozione di modelli AI etici, sicuri e trasparenti, ma per farlo deve investire nella propria indipendenza tecnologica. La Private AI rappresenta il punto di svolta per un futuro digitale in cui le aziende non siano più vincolate alle regole imposte dagli hyperscaler globali, ma possano finalmente operare in un contesto di maggiore sicurezza e competitività.