Trump ha annunciato a gennaio il faraonico Stargate Project, un’iniziativa incentrata sull’intelligenza artificiale che, secondo Bloomberg, richiederà la modica cifra di 64.000 GPU Nvidia GB200 entro il 2026. Un dettaglio di poco conto: solo per UN singolo data center e UN solo cliente. Sì, avete capito bene: questa è solo la punta dell’iceberg.

Il progetto è guidato da OpenAI, Oracle e SoftBank, con il primo lotto di 16.000 GPU in arrivo già quest’estate. Peccato che né Nvidia, né OpenAI, né SoftBank, né Oracle abbiano ritenuto necessario rispondere alle richieste di commento di Rivista.AI. Forse perché persino loro stanno ancora cercando di capire cosa stia succedendo?

Ma ecco il vero pezzo forte: dopo l’annuncio di gennaio, OpenAI – che, ricordiamo, è sostenuta da Microsoft – ha dichiarato che il progetto brucerà immediatamente 100 miliardi di dollari, per arrivare a un totale di 500 miliardi nei prossimi quattro anni. Giusto per dare un’idea, stiamo parlando dell’equivalente del PIL di un piccolo Stato.

Tra i protagonisti della grande abbuffata tecnologica ci sono anche Arm (ARM), Microsoft e Nvidia, perché se c’è un piatto ricco, meglio sedersi a tavola. Intanto, la costruzione di Stargate è già partita dal Texas e si vocifera che potrebbe coinvolgere fino a 10 data center sparsi per gli USA.

Insomma, siamo di fronte a un investimento colossale, con cifre che sembrano uscite direttamente da un film di fantascienza. Ma tranquilli, è tutto sotto controllo: se la storia ci ha insegnato qualcosa, è che quando si parla di mega-progetti pubblici e miliardi di dollari, non c’è mai stata nessuna sorpresa.