Amazon ha recentemente dato vita a un nuovo gruppo interno focalizzato sull‘intelligenza artificiale agentica, un passo strategico che mira a semplificare e automatizzare ulteriormente la vita di utenti e clienti. Questo nuovo approccio permetterà agli utenti di automatizzare una serie di compiti senza dover fornire comandi espliciti al sistema, anticipando una vera e propria evoluzione dell’interazione digitale. L’iniziativa è stata annunciata tramite un’email interna, visibile a Reuters martedì, nella quale il CEO di AWS, Matt Garman, ha sottolineato il grande potenziale di crescita di questa nuova frontiera tecnologica.

La leadership del gruppo è stata affidata a Swami Sivasubramanian, un esperto di intelligenza artificiale e dati, che in passato ha ricoperto il ruolo di vicepresidente per queste aree all’interno di Amazon Web Services (AWS). Sivasubramanian, ora a capo di questo gruppo innovativo, riporterà direttamente a Garman, come evidenziato nel comunicato. Garman ha inoltre dichiarato che l’AI agentica potrebbe rappresentare una delle prossime grandi opportunità economiche per AWS, con il potenziale di diventare un business multi-miliardario.

L’intelligenza artificiale agentica è progettata per assumere un ruolo più proattivo nell’automazione dei compiti. Diversamente dall’IA tradizionale, che richiede input specifici da parte degli utenti, gli agenti intelligenti si attiveranno autonomamente per portare a termine azioni, semplificando ulteriormente l’interazione umana con la tecnologia. Questo approccio, secondo Garman, potrebbe aprire nuove possibilità, accelerando l’innovazione tra i clienti AWS e rendendo il servizio ancora più integrato nelle loro operazioni quotidiane.

Amazon ha già mostrato alcuni degli sviluppi legati a questa tecnologia nella presentazione di una versione aggiornata di Alexa, la sua celebre assistente vocale. L’aggiornamento, che sarà rilasciato a partire da questo mese, includerà nuove funzionalità che si basano sull’intelligenza artificiale agentica, potenziando l’interattività e l’efficienza del sistema. L’ambizione di Amazon è chiara: offrire una piattaforma che permetta ai clienti di innovare più rapidamente, sfruttando l’AI per eseguire operazioni complesse senza la necessità di un intervento manuale.

Parallelamente a questa riorganizzazione del settore AI, AWS ha avviato una serie di ulteriori cambiamenti interni sotto la direzione di Peter DeSantis, vicepresidente senior di AWS. Questi cambiamenti includono l’integrazione di gruppi come Bedrock e SageMaker, rispettivamente legati all’AI e alla gestione dei dati, con il gruppo del calcolo, e una nuova divisione che unisce esperienza del cliente e commercio. DeSantis ha enfatizzato che queste modifiche sono destinate a “accelerare l’innovazione”, un segno evidente dell’intenzione di Amazon di posizionarsi all’avanguardia nel panorama tecnologico globale, migliorando non solo l’efficienza dei propri processi interni, ma anche la qualità dell’esperienza utente.

Con l’ingresso nell’era dell’AI agentica, Amazon sta cercando di andare oltre la tradizionale automazione per spingersi verso un futuro in cui la tecnologia diventa sempre più invisibile e integrata nelle attività quotidiane degli utenti. In questo contesto, l’evoluzione di Alexa e l’adozione di AI in grado di anticipare le necessità degli utenti rappresentano un passo importante verso un ecosistema digitale più fluido e reattivo. Non è solo una questione di innovazione tecnologica, ma anche di cambiamento radicale nelle modalità con cui gli utenti interagiscono con i dispositivi intelligenti, segnando una nuova era per l’intelligenza artificiale e i suoi impatti sul business globale.