Nvidia e Amazon, due colossi tecnologici, stanno attraversando fasi finanziarie degne di nota all’inizio del 2025. Nvidia ha subito un calo significativo del valore delle sue azioni, mentre Amazon è entrata in una fase di ipervenduto per la prima volta in sette mesi.

Nvidia ha registrato un calo dell’8,7% in un solo giorno e una diminuzione complessiva del 15% dall’inizio dell’anno. Questo declino è sorprendente, considerando che l’azienda ha recentemente lanciato il suo prodotto di punta, Blackwell, con vendite per 11 miliardi di dollari nel trimestre precedente. Nonostante ciò, l’analista di Bernstein, Stacy Rasgon, vede in questa situazione un’opportunità per gli investitori. Le azioni di Nvidia sono attualmente scambiate a un premio leggermente superiore rispetto all’S&P 500, il più basso dal 2016, e al di sotto della parità rispetto al PHLX Semiconductor Index, vicino ai minimi decennali. Inoltre, il titolo viene scambiato a 25 volte gli utili futuri, il multiplo più basso in un anno. Storicamente, acquistare Nvidia a questa valutazione si è rivelato redditizio per gli investitori.

Le tensioni commerciali, in particolare i dazi imposti dal presidente Donald Trump su prodotti provenienti da Canada, Messico e Cina, hanno contribuito al calo delle azioni. Nonostante i buoni risultati trimestrali, le azioni di Nvidia hanno subito una flessione superiore al 13% da allora. Gli analisti di Wall Street rimangono ottimisti sul titolo, con la maggior parte che raccomanda l’acquisto. Tuttavia, esistono timori riguardo a possibili restrizioni aggiuntive sull’esportazione di chip verso la Cina, che potrebbero costare a Nvidia tra i 4 e i 6 miliardi di dollari in entrate.

Nel frattempo, Amazon ha visto il suo indice di forza relativa (RSI14) scendere a 25, indicando una condizione di ipervenduto. Questo suggerisce un potenziale per un rimbalzo a breve termine. Tuttavia, le medie mobili a 50 giorni (186,35 dollari) e a 200 giorni (168,68 dollari) indicano una tendenza ribassista, poiché il titolo viene scambiato significativamente al di sotto di queste medie. Il MACD registra un valore di -6,22, riflettendo un momentum al ribasso, mentre l’ATR di 4,38 suggerisce una potenziale volatilità nel breve termine.

La recente flessione di Nvidia e la condizione di ipervenduto di Amazon sollevano interrogativi sul futuro delle “magnifiche sette” aziende tecnologiche, che includono anche Apple, Meta Platforms, Microsoft, Alphabet e Tesla. Queste società hanno contribuito in modo significativo ai rendimenti del mercato negli ultimi anni. Tuttavia, con l’aumento degli investimenti in intelligenza artificiale e le mutevoli dinamiche geopolitiche, gli investitori si interrogano sulla sostenibilità di tali rendimenti e sulle implicazioni per il futuro del settore tecnologico.