Microsoft ha annunciato oggi il rilascio di un’app nativa di Copilot per macOS, ampliando così la disponibilità del suo assistente AI oltre l’ecosistema Windows. Questa mossa segna un passo significativo nella strategia di Microsoft per rendere Copilot un punto di riferimento nel settore dell’intelligenza artificiale generativa, sfidando direttamente le soluzioni integrate di Apple come Siri.
L’app per macOS offre funzionalità simili alla versione Windows, consentendo agli utenti di accedere alla piattaforma web-based di Copilot per caricare immagini, generare contenuti testuali e ottenere risposte avanzate dall’AI. Tra le caratteristiche distintive spiccano la modalità scura e una scorciatoia da tastiera dedicata: con Command + Space, gli utenti possono attivare rapidamente Copilot, un’esperienza analoga al comando Alt + Space su Windows.
Il lancio iniziale coinvolge gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Canada, con una progressiva espansione prevista nei prossimi mesi. Parallelamente, anche la versione per iPad riceve un aggiornamento importante con l’introduzione della modalità split-screen, migliorando la produttività degli utenti Apple.
Microsoft ha inoltre introdotto la possibilità di accedere a Copilot su iPhone e iPad utilizzando un Apple ID, senza la necessità di un account Microsoft. Gli utenti potranno anche caricare file di testo o PDF e interagire con il contenuto attraverso domande specifiche o richieste di riepilogo, una funzionalità che verrà presto integrata anche nella versione macOS.
Questo lancio arriva pochi giorni dopo un altro annuncio significativo: Microsoft ha reso gratuiti e senza limiti Copilot Voice e Think Deeper, funzionalità precedentemente riservate agli utenti a pagamento. Think Deeper, basato sul modello OpenAI o1, e Copilot Voice, che consente interazioni vocali avanzate, ora offrono un’esperienza più completa e accessibile per tutti.
L’espansione di Copilot su macOS non è solo una strategia per guadagnare utenti Apple, ma un segnale chiaro dell’intenzione di Microsoft di dominare il settore dell’AI assistenziale. Con queste mosse, l’azienda punta a sfidare direttamente Apple e Google, offrendo un assistente AI potente, versatile e ora disponibile su più piattaforme.