Nvidia è diventata il pilastro dell’intelligenza artificiale generativa grazie alle sue GPU avanzate, trasformandosi in una delle aziende più preziose al mondo. Il suo chip H100 è diventato così richiesto da essere ormai un bene di lusso, con prezzi alle stelle e disponibilità limitata. Questo dominio ha spinto il valore di mercato dell’azienda oltre il trilione di dollari, segnando un’era in cui i chip AI sono il nuovo petrolio dell’industria tecnologica.

Tuttavia, la leadership di Nvidia non è incontrastata. I giganti del settore, tra cui Microsoft, Meta, OpenAI, Amazon e Google, hanno deciso di progettare i propri processori AI per ridurre la dipendenza dalla casa di Santa Clara e abbattere i costi. OpenAI, ad esempio, è prossima al lancio del proprio chip sviluppato in collaborazione con TSMC, utilizzando la tecnologia a 3 nanometri per massimizzare efficienza e prestazioni.

Nel frattempo, Nvidia non si ferma e prepara la prossima evoluzione con Blackwell Ultra, che sarà presentato ufficialmente il 18 marzo al GTC 2025. Questo nuovo chip introdurrà avanzamenti significativi in memoria, networking e potenza di calcolo, pur mantenendo l’architettura Blackwell. L’annuncio di Nvidia arriva in un momento in cui la competizione sta accelerando, con AMD e Intel che cercano di conquistare una fetta di questo mercato miliardario.

Intel, tuttavia, sta affrontando difficoltà significative. La decisione di cancellare Falcon Shores, il suo prossimo chip AI di punta, segnala una riorganizzazione strategica per semplificare il portafoglio prodotti. La sua divisione foundry ha registrato perdite per 13 miliardi di dollari nel 2024, costringendo l’azienda a puntare su soluzioni AI più modulari, come Jaguar Shores. Nonostante il ridimensionamento delle perdite complessive, la posizione di Intel nel mercato dei chip AI appare sempre più precaria rispetto ai suoi concorrenti.

La corsa ai chip AI non è più una questione solo di prestazioni, ma anche di indipendenza strategica. Nvidia ha il vantaggio tecnologico e una domanda fuori scala, ma i colossi del tech non resteranno a guardare. Chi controllerà il cuore hardware dell’intelligenza artificiale determinerà il futuro dell’intero settore.