Eni accelera sulla transizione energetica con il nuovo piano strategico 2025-2028, confermando la propria vocazione all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità. La multinazionale italiana dell’energia ha svelato una roadmap che prevede investimenti annui per 7 miliardi di euro, puntando su nuove soluzioni per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) e sul rafforzamento del settore digitale, con particolare attenzione ai data center e al supercalcolo.
Una strategia di crescita tra transizione e innovazione
Nonostante un contesto energetico globale caratterizzato da incertezze e volatilità, Eni continua a dimostrare una straordinaria capacità di adattamento e crescita. Il piano industriale include la creazione di una nuova società satellite per la CCS nel 2025, replicando il modello già adottato con Enilive e Plenitude. Questa strategia mira a valorizzare i business legati alla transizione energetica, attirando l’interesse di investitori internazionali come KKR ed EIP.
Claudio Descalzi, CEO di Eni, ha sottolineato come la compagnia stia consolidando il proprio vantaggio competitivo attraverso tecnologie avanzate e catene del valore integrate. “Eni continua a ottenere risultati eccellenti in un contesto in continua evoluzione, a conferma della nostra consolidata capacità di esecuzione, abilità nel gestire le sfide emergenti e nel cogliere le opportunità future”, ha dichiarato.
Il Supercomputer HPC6 e la rivoluzione dei Data Center
Uno dei punti chiave della strategia di Eni è l’espansione nell’ambito dei data center, sfruttando l’expertise acquisita nel supercalcolo. Il lancio di HPC6, il quinto supercomputer più potente al mondo, avvenuto nel 2024, rappresenta un asset strategico per la digitalizzazione dell’azienda e per la gestione efficiente delle risorse energetiche.
HPC6 non solo permette a Eni di ottimizzare i processi di esplorazione e produzione, ma apre nuove opportunità nel settore dei data center, con un approccio integrato che coniuga calcolo ad alte prestazioni e sostenibilità energetica. L’azienda mira a costruire un’infrastruttura in grado di soddisfare la crescente domanda di potenza computazionale, garantendo al contempo la decarbonizzazione della produzione di energia necessaria a questi sistemi.
Una scommessa vincente sul futuro dell’energia
Nonostante una flessione dell’utile netto adjusted del 37% rispetto al 2023, il 2024 si è chiuso con 5,2 miliardi di euro che consente ad Eni di mantenere una posizione solida grazie alla diversificazione dei propri investimenti e alla disciplina finanziaria. L’aumento della cedola del 5%, a 1,05 euro per azione, è un segnale di fiducia verso gli azionisti.
Con una visione proiettata al futuro, Eni non solo consolida il proprio core business, ma si posiziona come leader nell’innovazione tecnologica e nella transizione energetica. Da questo punto di vista, il connubio tra supercalcolo e sostenibilità potrebbe rappresentare il vero game-changer per il settore energetico nei prossimi anni.
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