Amazon ha finalmente ottenuto ciò che voleva: il pieno controllo creativo su James Bond. Dopo due anni di tensioni e trattative con Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, storici custodi del franchise, il colosso di Jeff Bezos ha deciso di chiudere la partita con un assegno da circa un miliardo di dollari. Il risultato? Ora Amazon può sviluppare film e serie TV su 007 senza più sottostare ai diktat dei produttori tradizionali. L’accordo è stato riportato da Deadline e segna una svolta radicale per il futuro dell’agente segreto più famoso del cinema.
La mossa era inevitabile. Quando Amazon ha acquisito MGM nel 2022 per 8,5 miliardi di dollari, si è portata a casa un catalogo storico, ma con una fastidiosa clausola: Broccoli e Wilson mantenevano il controllo creativo del brand più prezioso dello studio. In altre parole, Amazon poteva distribuire i film di Bond, ma non poteva deciderne le storie, il cast, il tono o i progetti futuri. Per un’azienda ossessionata dal controllo totale e dall’integrazione verticale, era un vincolo inaccettabile.
Il problema era che Broccoli e Wilson non avevano alcuna intenzione di lasciarsi dettare la linea da Amazon. Da sempre gelosi custodi della tradizione di Bond, i due produttori avevano già rallentato la realizzazione di nuovi film, scontrandosi con la visione più aggressiva e commerciale della multinazionale. Il risultato? Dal 2021, anno di No Time to Die, il franchise era in una stasi creativa, con Amazon impossibilitata a sfruttarne appieno il potenziale.
Ora la situazione cambia radicalmente. Il miliardo di dollari versato non è solo una transazione finanziaria, ma un messaggio chiaro: Amazon non vuole limitarsi a distribuire film, vuole possederne il cuore pulsante. Il colosso dell’e-commerce e dello streaming può ora trattare Bond come uno dei suoi asset strategici, sviluppando nuovi film con cadenza regolare e, soprattutto, espandendo il franchise in altri formati, dalle serie TV ai prodotti interattivi su Prime Video.
Non è difficile immaginare dove porterà tutto questo. Con il modello di business di Amazon MGM Studios, improntato su meno progetti ma con investimenti massicci, possiamo aspettarci un Bond più spettacolare, con una forte spinta verso il mercato globale e una narrazione che potrebbe abbracciare anche spin-off e universi narrativi condivisi. Se prima la saga si evolveva con prudenza, ora sarà modellata dalle logiche di un’azienda che punta a trasformare tutto in un ecosistema commerciale.
C’è anche un altro aspetto da considerare: il pubblico. I fan di Bond sono abituati a un certo tipo di cinema, elegante, raffinato, con una produzione quasi artigianale e una selezione maniacale del cast. Amazon potrebbe voler spingere il personaggio verso un tono più serializzato, alla The Boys o alla Jack Ryan, inseguendo il binge-watching e i nuovi modelli di consumo. Questo potrebbe alienare una parte dello zoccolo duro dei fan, ma generare un nuovo pubblico più giovane e abituato ai prodotti di largo consumo.
L’acquisto del controllo creativo di Bond è solo l’ultimo tassello della strategia di Amazon per diventare un colosso dell’intrattenimento, in grado di competere con Netflix e Disney. Ma la vera domanda è: il James Bond di Amazon sarà ancora il James Bond che il pubblico ama, o diventerà l’ennesimo prodotto ottimizzato per la distribuzione globale?