Il colosso di Google che ha trasformato l’arte di guardare i gattini in un business pubblicitario da miliardi di dollari, si è accorto che 13,99$ al mese per evitare spot infiniti forse è un tantino eccessivo. Così, con la magnanimità di un feudatario medievale che concede uno sconto sulla decima, stanno testando una versione “più economica” di YouTube Premium.
Ovviamente, nessuno sa esattamente quanto sarà “più economica”. Forse 12,99$? Forse 10,99$, per darci l’illusione del risparmio? Magari 9,99$, così da sembrare un affare imperdibile mentre continuiamo a pagare per qualcosa che fino a qualche anno fa era gratis?
E il bello è che YouTube non ne avrebbe nemmeno bisogno. Il suo business pubblicitario è una macchina da soldi. È come se un casinò decidesse di offrire una modalità VIP per evitare il suono delle slot machine: chi lo chiede davvero? Però, evidentemente, la piattaforma ha capito che gli utenti stanno iniziando a odiare i suoi annunci pubblicitari più di quanto amino i suoi video.
Il problema, ovviamente, è che se troppa gente sceglie la via del pagamento, gli inserzionisti potrebbero iniziare a preoccuparsi. Perché se il pubblico si sposta sulla versione senza pubblicità, chi mai guarderà ancora gli spot di prodotti miracolosi, VPN indispensabili e corsi su come diventare milionari lavorando due ore al giorno? Un bel dilemma per YouTube, che cerca di giocare su due tavoli contemporaneamente: spremere i soldi dagli utenti mentre finge di non tradire gli inserzionisti.
Spotify sa bene come va a finire questa storia. Da anni combatte la battaglia tra chi ascolta la pubblicità come un supplizio medievale e chi paga per il lusso del silenzio. E chissà, magari anche YouTube si troverà nella stessa situazione: a rincorrere utenti che, esasperati, trovano nuovi modi per evitare sia gli spot che gli abbonamenti.
Alla fine, la vera domanda è: quanto siamo disposti a pagare per non vedere una pubblicità? La risposta di YouTube sarà sicuramente interessante, ma soprattutto, sarà cara.