Nvidia non ha ancora spiegato ufficialmente perché abbia lanciato le sue GeForce RTX 5090 e 5080 con una disponibilità ridicola, driver instabili e, per non farsi mancare nulla, il solito problema dei connettori di alimentazione che si sciolgono. Ma una cosa sembra averla capita: il mercato delle GPU è ormai una giungla di scalper, rivenditori senza scrupoli e piattaforme di aste che speculano senza vergogna. E così, ecco l’ennesimo tentativo di riprendere il controllo con il programma “Verified Priority Access”, una sorta di biglietto dorato per pochi eletti.

Come già avvenuto con la RTX 4090, anche questa volta il sistema sarà su invito. Ma con una piccola novità: ora bisogna fare richiesta attraverso un modulo, invece di essere selezionati arbitrariamente. Ovviamente, ci sono regole precise. Nvidia controllerà che l’utente abbia un account creato prima del 30 gennaio, chiederà di scegliere tra 5090 e 5080 e, soprattutto, analizzerà il comportamento del richiedente attraverso l’app Nvidia e GeForce Experience. Il tutto per distinguere i “veri gamer” dai soliti speculatori. Ma quanto è davvero efficace questa selezione?

Se Nvidia cerca di arginare gli scalper, chi veramente comanda il mercato oggi sono i marketplace di aste e rivendite parallele. eBay, StockX, Newegg Marketplace e addirittura Amazon ospitano venditori che fanno lievitare i prezzi delle GPU fino al doppio del valore di listino. La RTX 4090 ne è stata la prova: a distanza di mesi dal lancio, il prezzo sulle piattaforme di rivendita superava ancora i 3.000 dollari. Per non parlare dei drop pilotati, in cui alcuni store ricevono stock limitati e li vendono a prezzi assurdi tramite aste.

L’ironia della situazione? Nvidia stessa alimenta questo sistema, lanciando schede con disponibilità ridicola e un hype incontrollabile. La 5090 e la 5080 sono solo l’ultimo esempio di una strategia che sembra sempre più studiata: carenza artificiale, domanda alle stelle, prezzi fuori controllo e il marketing che fa il resto.

Il nuovo programma di accesso prioritario potrebbe essere un tentativo di Nvidia di placare la frustrazione della community. Ma la vera domanda è: quante schede verranno effettivamente distribuite? Senza numeri ufficiali, il sospetto è che si tratti solo di una mossa di facciata per dare l’illusione di un mercato più equo, mentre il grosso delle schede finisce comunque nei circuiti paralleli.

Nel frattempo, chi vuole una 5090 o 5080 ha solo tre opzioni: sperare in un invito, passare da un’asta pagando il doppio o aspettare il prossimo ciclo di GPU, quando probabilmente Nvidia ripeterà lo stesso schema.