Nel suo recente intervento al Parlamento Europeo a Bruxelles, l’ex presidente della Bce ed ex premier italiano Mario Draghi ha lanciato un appello urgente per l’Europa, sottolineando la necessità di agire rapidamente per non rimanere indietro nella corsa tecnologica e geopolitica globale. Le sue dichiarazioni, pronunciate durante la Settimana Parlamentare Europea 2025, hanno messo in luce le sfide che l’Unione Europea deve affrontare per mantenere la propria competitività e sicurezza economica.

Il ritardo tecnologico dell’Europa

Draghi ha evidenziato come la maggior parte dei progressi nell’intelligenza artificiale e nei modelli linguistici avanzati stia avvenendo al di fuori dell’Europa. Otto dei primi dieci grandi modelli linguistici sono stati sviluppati negli Stati Uniti, mentre gli altri due provengono dalla Cina. Questo ritardo tecnologico rappresenta una minaccia significativa per l’economia europea, che rischia di vedere la frontiera della tecnologia allontanarsi sempre di più.

L’urgenza di agire

Ogni giorno di ritardo allontana la frontiera della tecnologia ha affermato Draghi, sottolineando che i costi in calo rappresentano un’opportunità per l’Europa di recuperare più velocemente. Tuttavia, l’urgenza di agire è dettata anche dal contesto geopolitico attuale, caratterizzato dall’ascesa della Cina e dai dazi imposti dalla nuova amministrazione statunitense, che ostacolano l’accesso al principale mercato di esportazione europeo.

Dite no al debito comune, dite no al mercato unico dei capitali, non potete dire di no a tutto.

Altrimenti dovete anche ammettere ed essere coerenti che non siete in grado di perseguire i valori fondamentali per cui quest’Unione europea è stata creata.

Mi chiedete cosa bisogna fare. Io vi dico non ne ho la minima idea, ma fate qualcosa

Mario Draghi

La necessità di una risposta coordinata

Draghi ha ribadito che la risposta europea deve essere rapida, commisurata alle sfide e focalizzata sui settori che guideranno la crescita futura. Velocità, scala e intensità sono essenziali per affrontare le sfide attuali. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di agire come un unico Stato, coordinando gli sforzi tra governi e parlamenti nazionali, Commissione e Parlamento europeo.

Riforme e investimenti necessari

Per affrontare le sfide, Draghi ha proposto una serie di riforme e investimenti. Tra questi, la necessità di abbattere le barriere interne, standardizzare e armonizzare le normative nazionali, e spingere per un mercato dei capitali più basato sull’equity. Inoltre, ha evidenziato l’importanza di abbassare i prezzi dell’energia, cruciali non solo per le industrie tradizionali ma anche per le tecnologie avanzate.

Il ruolo delle industrie tradizionali

Draghi ha anche sottolineato l’importanza strategica delle industrie tradizionali, come l’automotive, i macchinari, l’acciaio e i prodotti chimici. Queste industrie rimangono fondamentali per l’economia europea e la difesa, soprattutto in un contesto di crescente protezionismo globale. Il supporto a queste industrie non deve essere visto come una scelta binaria, ma come parte di una strategia più ampia per rendere l’Europa più innovativa e competitiva.

L’intervento di Mario Draghi al Parlamento Europeo ha messo in luce, senza mezzi termini, le sfide urgenti che l’Europa deve affrontare per mantenere la propria competitività e la sicurezza economica. La necessità di agire rapidamente, coordinare gli sforzi e investire in settori strategici è cruciale per non rimanere indietro nella corsa tecnologica e geopolitica globale. Ma per farlo l’Europa deve anzitutto essere veloce e coesa. Ce la faremo?


Newsletter – Non perderti le ultime novità sul mondo dell’Intelligenza Artificiale: iscriviti alla nostra newsletter gratuita e accedi ai contenuti esclusivi di Rivista.AI direttamente nella tua casella di posta!