Apple e Amazon stanno affrontando sfide significative nei loro tentativi di rilanciare Siri e Alexa attraverso potenti aggiornamenti basati su intelligenza artificiale. Nonostante gli annunci ambiziosi e le aspettative elevate, entrambe le aziende stanno lottando con problemi tecnici e ritardi nello sviluppo, sollevando interrogativi sulla loro capacità di competere con avversari come ChatGPT di OpenAI.
Apple ha svelato per la prima volta il suo piano di rinnovamento di Siri durante la conferenza per gli sviluppatori nel giugno dello scorso anno. L’azienda ha promesso un assistente vocale più conversazionale, basato su modelli di linguaggio avanzati in grado di gestire dialoghi più naturali e rispondere a richieste complesse in modo più rapido. Tuttavia, secondo un rapporto di Bloomberg, il progetto sta incontrando problemi ingegneristici e bug software che potrebbero ritardare o limitare il rilascio dell’aggiornamento tanto atteso. Alcune funzionalità previste per aprile potrebbero essere rinviate a maggio o anche oltre, mettendo sotto pressione i team di ingegneri che lavorano per rispettare le scadenze.
Questa situazione è particolarmente critica per Apple, che sta cercando di utilizzare l’intelligenza artificiale per ravvivare le vendite dell’iPhone, ormai in fase di rallentamento. Nonostante il lancio ufficiale delle funzionalità AI sia avvenuto a dicembre, l’implementazione sta avvenendo in modo graduale e segmentato, sollevando dubbi sull’effettiva capacità dell’azienda di mantenere le promesse fatte con grande clamore nel 2024. La sfida non riguarda solo la tecnologia, ma anche la strategia di mercato, dato che Apple deve dimostrare che Siri possa offrire un’esperienza utente competitiva rispetto a ChatGPT e ad altre soluzioni basate su IA conversazionale.
Parallelamente, Amazon sta affrontando difficoltà simili con Alexa. Dopo aver annunciato a settembre 2023 l’intenzione di “potenziare” Alexa con capacità di intelligenza artificiale avanzate, il gigante dell’e-commerce sta ora affrontando ritardi imprevisti. L’aggiornamento, previsto per fine febbraio, è stato posticipato almeno fino al 31 marzo a causa di problemi di accuratezza nelle risposte durante i test interni. Questa situazione mette in discussione la capacità di Amazon di trasformare Alexa nell’assistente vocale visionato dal fondatore Jeff Bezos come il “Computer” di Star Trek, un obiettivo che l’azienda insegue da anni senza riuscire a concretizzare pienamente.
Il contesto competitivo è reso ancora più complesso dalla rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale conversazionale. Con ChatGPT e altri modelli linguistici avanzati che ridefiniscono le aspettative degli utenti su come dovrebbero funzionare gli assistenti vocali, sia Apple che Amazon rischiano di restare indietro se non riusciranno a superare i loro problemi tecnici. Inoltre, entrambi i colossi si trovano a dover affrontare sfide legate alla privacy e alla gestione dei dati, fattori cruciali per conquistare e mantenere la fiducia degli utenti.
Mentre Apple punta su “Apple Intelligence” per stimolare le vendite di hardware e rafforzare il suo ecosistema di prodotti, Amazon cerca di utilizzare Alexa come ponte per il commercio elettronico e per espandere la propria influenza nelle case dei consumatori. Tuttavia, la corsa per il predominio nel campo degli assistenti vocali basati su IA sembra essere più ardua del previsto, e il ritardo o il fallimento nel lancio di queste innovazioni potrebbe avere ripercussioni significative sulle strategie a lungo termine di entrambe le aziende.
Le prossime mosse di Apple e Amazon saranno cruciali per capire se riusciranno a recuperare il terreno perso e a competere efficacemente in un mercato sempre più affollato e tecnologicamente avanzato.