Il 28 gennaio 2025, il Dicastero per la Dottrina della Fede e il Dicastero per la Cultura e l’Educazione hanno pubblicato congiuntamente la nota “Antiqua et Nova”, un documento che esamina approfonditamente il rapporto tra intelligenza artificiale (IA) e intelligenza umana. Questo testo rappresenta una riflessione significativa sulle sfide e le opportunità che l’IA presenta nel contesto contemporaneo.
La nota inizia sottolineando l’importanza di distinguere chiaramente tra l’intelligenza umana e quella artificiale. Mentre l’IA è un prodotto dell’ingegno umano, l’intelligenza umana è intrinsecamente legata alla natura dell’essere umano, dotata di coscienza, libero arbitrio e capacità di discernimento morale. Questa distinzione è fondamentale per evitare di attribuire all’IA qualità che appartengono esclusivamente agli esseri umani.
Un aspetto centrale del documento riguarda l’uso etico dell’IA. Si evidenzia la necessità che l’IA sia sempre al servizio del bene comune, promuovendo lo sviluppo integrale della persona e della società. Questo implica che le applicazioni dell’IA devono rispettare la dignità umana e i diritti fondamentali, evitando qualsiasi forma di discriminazione o ingiustizia.
La nota affronta anche le preoccupazioni relative all’impatto dell’IA sul mondo del lavoro. Si riconosce che, se da un lato l’IA può migliorare l’efficienza e creare nuove opportunità, dall’altro potrebbe portare a una dequalificazione dei lavoratori, relegandoli a compiti ripetitivi e limitando la loro creatività. Pertanto, è essenziale garantire che l’introduzione dell’IA nel contesto lavorativo sia accompagnata da misure che tutelino i lavoratori e promuovano la loro formazione continua.
Un’altra area di interesse riguarda l’educazione. Il documento sottolinea l’importanza di educare le nuove generazioni a un uso critico e responsabile dell’IA. Gli studenti devono essere formati non solo sulle potenzialità tecniche dell’IA, ma anche sulle implicazioni etiche e sociali, sviluppando una comprensione profonda delle responsabilità connesse all’uso di queste tecnologie.
La nota “Antiqua et Nova” rappresenta un contributo significativo al dibattito sull’intelligenza artificiale, offrendo una prospettiva che integra considerazioni etiche, antropologiche e sociali. Invita tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni alle imprese, dagli educatori ai singoli individui, a riflettere sul ruolo dell’IA nella società e a promuovere un suo utilizzo che sia veramente al servizio dell’umanità.
Per approfondire ulteriormente, è possibile consultare il testo completo della nota sul sito ufficiale del Vaticano: