Elon Musk, con la solita spavalderia da libertario a intermittenza, ha chiesto di spazzare via le regolamentazioni federali, sostenendo che “dovrebbero essere eliminate di default, non presenti di default”. Se proprio necessario, qualche regola potrebbe essere reintrodotta, ma solo dopo. Insomma, deregulation totale, poi si vede.

L’ennesima dichiarazione shock è arrivata durante una conversazione su X Spaces a tarda notte, in compagnia dell’ex co-presidente del DOGE Vivek Ramaswamy e della senatrice repubblicana dell’Iowa, Joni Ernst. Musk ha illustrato i suoi piani per DOGE, che includono la chiusura dell’USAID—agenzia federale per gli aiuti internazionali—mossa che, a suo dire, sarebbe appoggiata da Trump.

Non è una sorpresa: Musk ha già versato milioni nella campagna dell’ex presidente ed è ormai un interlocutore fisso nell’orbita trumpiana. Ma non si ferma qui: nel corso della conversazione ha annunciato anche una chiacchierata live con Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, per discutere delle strategie di riduzione dei costi di DOGE. Tradotto: meno Stato, più Musk