Meta Platforms, sotto la guida di Mark Zuckerberg, sta attraversando una fase di profonde trasformazioni, tra decisioni strategiche controverse e crescenti tensioni interne. Durante un incontro con i dipendenti, il CEO ha dichiarato che l’azienda ha smantellato i suoi programmi di diversità, equità e inclusione (DEI) a causa dell’attuale clima politico, pur ribadendo che la diversità rimane un valore importante per la società.
Questa presa di posizione arriva in un momento in cui Meta è sotto pressione su più fronti. Da un lato, la gestione dei contenuti sulla piattaforma sta generando insoddisfazione, dall’altro l’azienda sta affrontando una riorganizzazione con licenziamenti mirati ai cosiddetti “low performer”, aumentando il senso di incertezza tra i dipendenti.
L’incontro con Zuckerberg e la CFO Susan Li è stato caratterizzato da un controllo rigido sulla comunicazione. Dei circa 200 quesiti proposti dai dipendenti, solo una selezione è stata effettivamente discussa, con l’azienda che ha escluso domande considerate “potenzialmente dannose se trapelate”. Inoltre, ai dipendenti è stato impedito di commentare in tempo reale durante la diretta dell’evento, segnale di un crescente timore della leadership nei confronti della trasparenza interna.
Tra le questioni sollevate, alcune hanno toccato temi inusuali ma indicativi del clima aziendale. I dipendenti hanno chiesto spiegazioni sulla rimozione degli assorbenti dai bagni maschili, sul significato dell’“energia maschile” evocata da Zuckerberg durante un’intervista con Joe Rogan e sulle strategie future per attrarre e trattenere le dipendenti donne dopo l’abbandono degli obiettivi di rappresentanza nei programmi DEI.
Il ridimensionamento delle iniziative di diversità in Meta riflette un cambiamento più ampio nel settore tecnologico, dove molte aziende stanno riducendo o eliminando programmi DEI sotto la pressione di investitori e dell’opinione pubblica polarizzata. Tuttavia, la decisione di Meta si inserisce anche in un contesto di tagli più ampi, con l’azienda che cerca di ottimizzare i costi e migliorare la produttività in un periodo di turbolenza economica e competitiva.
Con la crescente preoccupazione interna e la percezione di un controllo sempre più stretto sulle comunicazioni aziendali, il futuro della cultura aziendale di Meta rimane incerto. La sfida per Zuckerberg sarà bilanciare le necessità economiche dell’azienda con il mantenimento di un ambiente di lavoro inclusivo e motivante per i suoi dipendenti.