Poshmark ha annunciato il lancio di Smart List AI, un nuovo strumento basato sull’intelligenza artificiale che automatizza la creazione delle schede prodotto per i venditori. La piattaforma di reselling segue così il trend dell’AI generativa, già adottato da altri giganti come eBay, Shopify e Amazon, con l’obiettivo dichiarato di ridurre il tempo necessario per pubblicare gli annunci e ottimizzare il processo di vendita. Tuttavia, l’uso dell’AI in questo ambito solleva interrogativi sulla qualità e l’accuratezza delle descrizioni automatiche, soprattutto nel mercato dell’usato, dove dettagli come il brand, la taglia e le condizioni dell’oggetto sono fondamentali per la fiducia del compratore.

Smart List AI, testato in versione beta dall’autunno scorso, analizza le immagini caricate dai venditori e genera automaticamente titoli, descrizioni e dettagli chiave come il tipo di prodotto, il marchio, lo stile e il colore. Tuttavia, il prezzo resta una variabile inserita manualmente dal venditore, come confermato da Manish Chandra, CEO e fondatore di Poshmark.

L’introduzione di strumenti AI per automatizzare le schede prodotto sta diventando una pratica comune tra i marketplace online. eBay, per esempio, ha già implementato una funzione simile, ma con risultati contrastanti: mentre l’intelligenza artificiale è efficace nel riconoscere caratteristiche generiche dei prodotti, spesso le descrizioni risultano generiche e prive di informazioni critiche come difetti, segni di usura e misure esatte. Nel mercato dell’usato, dove ogni pezzo è unico e spesso presenta imperfezioni, l’affidabilità di questi strumenti dipende dalla capacità dei venditori di verificare e correggere manualmente le informazioni generate.

La spinta delle grandi piattaforme verso l’AI non si ferma alla creazione delle schede prodotto, ma si estende anche alla produzione stessa. Shopify e Amazon stanno sperimentando l’uso dell’intelligenza artificiale non solo per migliorare l’esperienza di vendita, ma anche per generare nuove proposte di design e modelli di abbigliamento. Tuttavia, il rischio principale di questa corsa alla scalabilità è che l’AI venga utilizzata più per aumentare la quantità che per migliorare la qualità dell’offerta.

Il successo di Smart List AI dipenderà dalla sua capacità di combinare efficienza e accuratezza: se da un lato l’automazione può semplificare il lavoro dei venditori, dall’altro è fondamentale garantire che i dettagli siano corretti e affidabili. In un mercato sempre più automatizzato, la differenza tra un’esperienza di acquisto soddisfacente e una deludente dipenderà sempre più dall’equilibrio tra tecnologia e controllo umano.