Recentemente, Meta ha annunciato la fine del suo programma di fact-checking di terze parti, attivo dal 2016, in favore di un modello basato su “Community Notes”, simile a quello utilizzato da X (precedentemente Twitter). Questo cambiamento mira a promuovere una discussione più aperta sulle sue piattaforme, concentrandosi su avvertimenti per infrazioni illegali e di elevata gravità. Tuttavia, questa decisione ha suscitato preoccupazioni riguardo alla possibile proliferazione di disinformazione e discorsi di odio.

In risposta a questa evoluzione, The Society Library, un’organizzazione no-profit dedicata all’archiviazione delle idee e delle ideologie umane, ha lanciato in versione beta due agenti AI denominati ‘@MuseofTruth’ e ‘@MuseofResearch’. Questi agenti sono progettati per avanzare la missione della charity di “aiutare le persone a cercare la verità e prendere decisioni più informate”. La creazione delle ‘Muse’ AI è anche un gesto di ringraziamento verso la comunità crypto per la creazione del token SL a nome della Society Library e per le donazioni significative ricevute.

L’agente ‘@MuseofTruth’ è progettato per essere il più “obiettivo e imparziale possibile”. Quando menzionato, esegue un fact-checking utilizzando l’AI interna V.1. della Society Library, disponibile tramite la loro API. Questo agente analizza i contenuti attraverso un sistema di navigazione web denominato “bifocal browser” e un modello perfezionato per la de-costruzione logica dei contenuti. A differenza dei modelli linguistici tradizionali, ‘@MuseofTruth’ attinge a “fonti diverse, analisi e identifica lacune nelle evidenze”, avanzando la missione educativa dell’organizzazione attraverso l’insegnamento dell’epistemologia.Parallelamente, ‘@MuseofResearch’ è progettato per recuperare contenuti correlati a specifici argomenti.

Costruiti sulla base dell’architettura Eliza di AI16Z, questi agenti possiedono una biografia, una storia, uno stile linguistico e una personalità distinti. Sebbene la Society Library consideri questi agenti come “giocattoli sperimentali” rispetto al lavoro più ampio che stanno sviluppando internamente per la ricerca della verità, l’organizzazione ha anticipato una roadmap futura che include altre tre ‘Muse’ e, potenzialmente, ‘muse segrete’ in arrivo.

Fondata come una “forza indipendente per la libertà” che lavora su software, standard, metodi, curricula educativi e sistemi AI, The Society Library ha visto i suoi dataset utilizzati per la ricerca della verità dal pubblico, dal governo e dal settore privato. Il progetto ‘Muses’ è stato creato come ringraziamento alla comunità crypto per aver “diffuso la missione della Society Library in tutto il mondo”, dopo che il fondatore di AI16Z, Shaw, ha lanciato un “esperimento di generosità”, donando $15.000 in token all’organizzazione e incoraggiando altri a donare le loro meme coin. La comunità crypto ha risposto, con uno sviluppatore anonimo che ha creato un token SL a nome della Society Library, consegnando il 50% della sua fornitura all’organizzazione no-profit. Dopo aver fatto auditare il contratto e le prime transazioni blockchain da terze parti, la Society Library ha deciso di bloccare l’80% delle sue partecipazioni in SL—il 40% della fornitura totale—per non danneggiare la comunità, impegnandosi invece a utilizzare il token per “ampliare la consapevolezza e il supporto alla missione nel tempo”.

Inoltre, è importante menzionare VERA di Babelscape, un esempio di eccellenza italiana nel campo della verifica dei fatti. VERA è un sistema avanzato che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare e verificare informazioni, contribuendo significativamente alla lotta contro la disinformazione.

In un’epoca in cui la disinformazione è dilagante e le piattaforme social stanno rivedendo le loro strategie di moderazione dei contenuti, iniziative come quelle della Society Library e di Babelscape rappresentano passi cruciali verso una società più informata e consapevole.