Secondo i risultati di un recente sondaggio condotto dall’AI Policy Institute, l’opinione pubblica americana si mostra nettamente favorevole all’introduzione di misure di sicurezza obbligatorie per l’intelligenza artificiale. L’indagine, svolta tra il 19 e il 21 gennaio 2025, rivela che una percentuale schiacciante degli intervistati supporta l’obbligo per le aziende di adottare standard di sicurezza per i modelli avanzati di IA, al fine di ridurre i rischi estremi legati a tecnologie emergenti. Il sondaggio ha coinvolto un campione ponderato di 1.228 adulti americani e mette in evidenza le forti preoccupazioni del pubblico riguardo alla potenziale mancanza di regolamentazione nel settore dell’IA.
Le conclusioni sono chiare: il 73% degli intervistati ritiene che le aziende dovrebbero essere obbligate a implementare misure di sicurezza obbligatorie per i loro sistemi di IA. Inoltre, si mostrano favorevoli all’introduzione di un regime di approvazione preventiva da parte di enti governativi, per assicurarsi che le aziende stiano considerando adeguatamente i rischi associati all’adozione di IA avanzata. Questo dato mette in risalto una crescente esigenza di trasparenza e responsabilità nel settore, suggerendo che l’intelligenza artificiale non dovrebbe progredire senza adeguate garanzie di sicurezza.
Una delle scoperte più interessanti del sondaggio è che, in assenza di un’adeguata regolamentazione, molti americani preferirebbero fermare completamente lo sviluppo dell’intelligenza artificiale piuttosto che permettere che prosegua senza un controllo rigoroso. Ben il 48% degli intervistati ha dichiarato che preferirebbe un divieto assoluto sullo sviluppo di IA avanzata rispetto all’assenza di regolamentazioni. Questo dato riflette un ampio consenso che va oltre le divisioni politiche: sia i democratici che i repubblicani si trovano allineati in questa richiesta, con il 74% di entrambi i gruppi favorevoli a politiche di sicurezza più rigide.
Un altro aspetto rilevante emerso dal sondaggio riguarda l’opinione pubblica sulle misure specifiche da adottare. La maggioranza degli intervistati (56%) ha espresso il proprio sostegno per l’istituzione di un’US AI Safety Institute, un organismo che potrebbe supervisionare e certificare la sicurezza dei sistemi IA. Inoltre, il 68% degli americani ha favorevolmente accolto l’idea di imporre standard obbligatori di sicurezza informatica per le aziende che operano nel campo dell’IA, con solo una minima opposizione (9%). La proposta di vietare l’esportazione di IA avanzata verso potenziali avversari degli Stati Uniti, come la Cina, ha ricevuto il sostegno del 63% degli intervistati, evidenziando la preoccupazione per la sicurezza nazionale legata alle tecnologie emergenti.
Questi risultati mettono in evidenza una profonda diffidenza nei confronti dello sviluppo incontrollato dell’IA. Solo il 25% degli intervistati si è dichiarato entusiasta della crescita dell’intelligenza artificiale, mentre la metà degli intervistati ha espresso preoccupazione riguardo ai suoi rischi. Questa diffidenza potrebbe essere alimentata dalla crescente consapevolezza dei potenziali pericoli associati all’uso irresponsabile delle tecnologie, che potrebbero sfuggire al controllo umano.
Il contrasto tra il forte sostegno pubblico a normative più severe e la posizione di alcune figure politiche a Washington, che sembrano promuovere un approccio deregolatorio, è notevole. Nonostante l’orientamento del pubblico verso un maggiore controllo dell’intelligenza artificiale, alcuni leader politici sembrano essere in disaccordo con le preferenze della popolazione. Tuttavia, come sottolinea Daniel Colson, direttore esecutivo dell’AIPI, è fondamentale che i leader politici siano consapevoli di questa discrepanza, poiché la volontà degli elettori sembra chiara.
In un contesto in cui la tecnologia dell’intelligenza artificiale continua a evolversi rapidamente, i risultati di questo sondaggio sottolineano un urgente bisogno di un dialogo pubblico più ampio sulle politiche da adottare per garantire che l’IA venga sviluppata in modo sicuro e responsabile