Il Vaticano ha pubblicato il documento “Antiqua et Nova”, una riflessione approfondita sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e Intelligenza Umana. Il testo, frutto della collaborazione tra il Dicastero per la Dottrina della Fede e quello per la Cultura e l’Educazione, affronta con equilibrio le potenzialità e le sfide legate all’AI, sottolineando che “non è una forma artificiale di intelligenza, ma uno dei suoi prodotti”. Approvata da Papa Francesco, la Nota mira a guidare genitori, educatori, scienziati e leader verso un uso etico e responsabile della tecnologia.
Distinzione tra Intelligenza Artificiale e Intelligenza Umana
Un punto cardine della Nota è la netta distinzione tra Intelligenza Artificiale e Intelligenza Umana. Quest’ultima si fonda su relazioni, esperienze vissute e una dimensione spirituale, caratteristiche che l’AI, per sua natura, non può emulare. Definire l’Intelligenza Artificiale come “intelligenza” risulta, si legge nel documento, fuorviante: si tratta di un prodotto umano, privo di evoluzione morale e relazionale. Il documento invita dunque a non antropomorfizzare l’IA e a considerarla esclusivamente come strumento complementare.
Opportunità e rischi nei settori chiave
1. Educazione:
L’AI può migliorare l’accesso all’istruzione e offrire riscontri personalizzati, ma rischia di limitare lo sviluppo del pensiero critico, spingendo gli studenti a dipendere da risposte preconfezionate. Inoltre, la generazione di contenuti imprecisi o manipolati legittima il fenomeno delle fake news.
2. Economia e Lavoro:
Sebbene l’AI possa potenziare competenze e produttività, può anche portare alla dequalificazione dei lavoratori, a forme di sorveglianza automatizzata e a una crescente dipendenza da processi rigidi. Il documento avverte che sostituire il lavoro umano con il progresso tecnologico danneggia l’umanità stessa.
3. Sanità:
L’AI offre strumenti utili alla diagnostica e alla gestione delle risorse, ma non deve mai sostituire la relazione medico-paziente. Il rischio è di accentuare solitudine e discriminazioni, rafforzando una “medicina per i ricchi”.
4. Relazioni internazionali e guerra:
L’impiego dell’AI in ambiti bellici rappresenta una grave minaccia etica. Sistemi di armi autonome possono agire senza intervento umano, aumentando il rischio di distruzioni incontrollabili e violazioni dei diritti umani. Papa Francesco ha ribadito la necessità di bandire tali tecnologie.
5. Relazioni umane:
L’AI può favorire le connessioni ma anche isolare, specialmente nei giovani. L’uso di chatbot e sistemi antropomorfizzati rischia di ridurre le relazioni umane a una logica utilitaristica.
6. Etica, Verità e Privacy
Il documento lancia infine un monito contro la manipolazione dei dati e l’uso dell’AI per generare deepfake o contenuti degradanti. La privacy è un diritto inalienabile, ma la sorveglianza digitale può diventare uno strumento di controllo, persino religioso. La Nota invita infine a vigilare per garantire che l’Intelligenza Artificiale rispetti la dignità umana.
“Antiqua et Nova” rappresenta un appello a un approccio consapevole dell’Intelligenza Artificiale, affinché il suo utilizzo sia guidato da principi etici e antropologici. Il documento incoraggia un’innovazione al servizio della persona e del bene comune, ricordando, questo è uno dei punti principali, che nessuna tecnologia deve prevalere sulla dignità umana. La sfida, come sottolineato, è quella di integrare l’AI nella società senza compromettere i valori fondamentali dell’umanità.
Qui il testo integrale della Nota “ANTIQUA ET NOVA”
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