Perplexity AI, la startup emergente nel campo della ricerca basata su intelligenza artificiale, ha recentemente rimosso le funzionalità di moderazione dei contenuti associate al modello cinese DeepSeek R1, a poche ore dall’introduzione di questo modello sulla sua piattaforma. Questa decisione consente agli utenti di accedere a risposte su temi delicati, come le proteste di Piazza Tiananmen del 1989, argomenti che il modello DeepSeek originale evita in ossequio alla censura del governo cinese. Questo cambiamento rappresenta una chiara presa di posizione da parte di Perplexity, rafforzando il suo impegno per la libertà d’accesso alle informazioni.

Secondo un portavoce dell’azienda, “Crediamo fermamente che gli utenti debbano poter porre domande di carattere fattuale, motivo per cui abbiamo eliminato le limitazioni di moderazione dei contenuti su DeepSeek R1.” Questa scelta evidenzia la volontà di Perplexity di sfidare i confini politici e tecnologici, posizionandosi come un attore determinato nel garantire trasparenza e accesso senza restrizioni.

La mossa segna un altro colpo mediatico per il co-fondatore e CEO Aravind Srinivas, che sembra avere una straordinaria abilità nel mantenere la sua azienda al centro dell’attenzione in un panorama tecnologico in continua evoluzione. La rimozione delle restrizioni su DeepSeek R1 non è l’unico elemento di innovazione per la startup. Recentemente, Perplexity ha annunciato il lancio di un’API di ricerca che consente ad altre aziende di integrare il motore di ricerca direttamente nei propri siti web, aprendo nuove possibilità di personalizzazione e monetizzazione per i partner.

Parallelamente, si sono intensificate le speculazioni su una possibile fusione con TikTok, un’operazione che, se portata a termine, potrebbe trasformare Perplexity in una forza dominante nel panorama digitale. Tuttavia, la startup ha già dimostrato di essere in grado di navigare con successo tra critiche e opportunità. Nel 2023, Srinivas si è trovato a difendere Perplexity da accuse di plagio mosse da alcune testate tecnologiche, un periodo turbolento che però non ha rallentato l’ascesa dell’azienda. Nello stesso anno, Perplexity ha completato quattro round di finanziamento, l’ultimo dei quali, a dicembre, ha portato la valutazione della società a un impressionante valore di 9 miliardi di dollari.

Non sorprende che un’azienda con tali credenziali abbia attirato l’attenzione di giganti come X (precedentemente Twitter), OpenAI e Notion, oltre a un potenziale interesse da parte di Microsoft. Tutti sembrano riconoscere il potenziale trasformativo di Perplexity, che si sta rapidamente evolvendo da startup innovativa a leader globale nel campo della ricerca AI.

Queste scelte strategiche e i rischi calcolati dimostrano come Perplexity stia cercando di ridefinire i confini del mercato, trasformando la sua tecnologia in un punto di riferimento non solo per l’innovazione, ma anche per il dibattito etico sull’accesso alle informazioni.


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