Nvidia ha visto sparire dalla sua capitalizzazione di mercato la bellezza di 589 miliardi di dollari in una sola giornata, un record storico che di certo non verrà celebrato con una targa. Il crollo è stato causato, ironia della sorte, da una startup cinese dal nome apparentemente innocuo, DeepSeek, che ha avuto l’audacia di presentare un modello linguistico di grandi dimensioni, il famigerato R1, gettando un’ombra sul dominio AI degli Stati Uniti. Jensen Huang, CEO di Nvidia, potrebbe non aver preso bene la notizia, anche se ufficialmente la compagnia applaude l’innovazione… come chi applaude il rivale che gli soffia la corona.
Non che Nvidia sia caduta da sola: Broadcom ha deciso di fare compagnia al colosso perdendo il 19%, mentre ASML, AMD e Qualcomm hanno seguito con cali rispettivi del 7%, 6% e 6%. Insomma, un bagno di sangue collettivo per il settore tech, con gli investitori in preda al panico come se avessero scoperto che la festa dell’AI potrebbe essere invasa da ospiti indesiderati.
DeepSeek e l’arte di fare molto con poco
Il caos è esploso quando DeepSeek ha presentato il suo modello R1 e spiegato, in un paper, come costruire modelli AI avanzati con un budget ridotto e senza nemmeno dover disturbare esseri umani per supervisionare il processo. Una rivoluzione, certo, ma soprattutto un pugno nello stomaco per chi ha investito miliardi in infrastrutture AI pensando di non avere rivali.
E come ciliegina sulla torta, DeepSeek ha poi limitato l’accesso alla sua app AI agli utenti con numeri di telefono cinesi, suscitando un misto di curiosità e sospetti. Ah, la geopolitica: sempre presente, anche quando si parla di chatbot.
Un portavoce di Nvidia ha cercato di mantenere un certo contegno, elogiando DeepSeek per il suo contributo al progresso dell’AI. “Un esempio perfetto di Test Time Scaling”, ha dichiarato, con un entusiasmo che suona quasi forzato. Traduzione: sì, ci serve ancora la loro tecnologia, perché ogni inferenza di DeepSeek consuma una quantità enorme di GPU Nvidia. Ma non ditelo troppo forte, che gli americani non vogliono sentir parlare di esportazioni tecnologiche verso la Cina.
Nel frattempo, Wall Street ha mostrato reazioni contrastanti. Microsoft e Google hanno perso rispettivamente il 2% e il 4%, come se stessero osservando l’apocalisse da lontano. Amazon è rimasto in piedi, a malapena, mentre Apple e Meta hanno stranamente brillato in un mare di rosso, con rialzi del 3% e del 2%.
Gli analisti di Société Générale, cercando di calmare le acque, hanno definito il sell-off come un’“opportunità d’oro” per investire in temi strategici a lungo termine. Traduzione: comprate il dip, prima che qualcuno scopra che l’oro potrebbe essere solo rame lucidato.
Elon Musk non poteva restare fuori dai riflettori. Secondo lui e Alexandr Wang, CEO di Scale AI, DeepSeek avrebbe circa 50.000 GPU Nvidia H100 in uso. Ma, ecco il colpo di scena: nessuno può parlarne apertamente a causa delle restrizioni sulle esportazioni. Insomma, una trama degna di un film di spionaggio tecnologico. Resta solo da capire chi sarà l’ultimo a ridere: Nvidia o DeepSeek?
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