ByteDance, la società cinese che controlla la popolare app di video brevi TikTok, recentemente al centro dell’attenzione per il ban poi rientrato negli Usa, prevede di investire oltre 12 miliardi di dollari nel 2025 in infrastrutture di Intelligenza Artificiale, di cui 5,5 miliardi per i chip Made in China di Ia e 6,8 miliardi di dollari per la formazione di modelli di AI all’estero.
Lo riporta il Financial Times, che rileva come l’azienda compri microprocessori da fornitori cinesi come Huawei e Cambricon e acquisti comunque i chip Nvidia sottoposti a controllo per l’esportazione allo scopo di migliorare le sue capacità nello sviluppo dell’AI.
Il piano di investimenti dell’azienda, fondata da Zhang Yiming nel 2012, mira a rafforzare i suoi modelli di base e ad ampliare l’integrazione dell’intelligenza artificiale su tutte le sue piattaforme. Tuttavia, le sfide geopolitiche, tra cui i controlli sull’export Usa e le richieste di disinvestimento delle operazioni statunitensi di TikTok, sono elementi che possono complicare i piani di ByteDance, che ha il suo quartier generale a Pechino.
Le nuove norme americane hanno infatti introdotto un ulteriore giro di vite all’accesso dei chip avanzati di Nvidia da parte delle aziende cinesi. Malgrado gli ostacoli, ByteDance continua comunque a sviluppare le proprie infrastrutture di Intelligenza Artificiale. Il chatbot AI di ByteDance, Doubao, è diventato l’applicazione del suo genere più popolare in Cina, con 71 milioni di utenti mensili, in competizione con rivali come Baidu, Alibaba e Tencent.
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