La trasformazione digitale nel campo dell’editoria è sempre stata accompagnata da innovazioni tecnologiche che ridefiniscono l’esperienza della lettura e dell’apprendimento. Con l’avvento degli hashtag#AIBook e piattaforme come i GPT personalizzabili, il Politecnico di Milano si pone all’avanguardia nel ripensare il concetto di libro e MOOC (Massive Open Online Courses). Questo passo verso il futuro combina l’essenza tradizionale dell’autorialità con la versatilità e l’interattività dell’intelligenza artificiale.
Il progetto “Imparare con l’AI”, disponibile a breve sulla piattaforma POK, introduce una forma editoriale in cui l’AI non è solo un intermediario tra il lettore e il contenuto, ma diventa essa stessa il contenuto. Un libro conversazionale, infatti, non è più una sequenza lineare di capitoli, bensì un corpus di conoscenza dinamica, accessibile attraverso un’interazione diretta con un modello AI allenato su contenuti originali e curati. Gli autori, quindi, non si limitano più a scrivere pagine statiche, ma creano ecosistemi di contenuti capaci di rispondere, approfondire e adattarsi alle esigenze dell’utente.
Questo approccio porta con sé profonde implicazioni per l’intero ecosistema editoriale. Gli editori, storicamente custodi della selezione, organizzazione e diffusione del sapere, vedono il proprio ruolo evolvere verso quello di “knowledge raisers”. In un mondo in cui l’AI consente di collezionare e strutturare enormi quantità di contenuti, la vera sfida non sarà più solo pubblicare, ma definire politiche chiare per i contenuti derivati, garantire la qualità dell’informazione e stabilire modelli di pricing equi e sostenibili per prodotti così innovativi.
L’editoria conversazionale è destinata a superare l’idea tradizionale del libro, aprendo scenari in cui la personalizzazione sarà centrale. Gli utenti potranno non solo leggere, ma dialogare con il contenuto, esplorando percorsi conoscitivi unici e immersivi. Questo spostamento di paradigma potrebbe ridefinire anche il concetto di copyright e proprietà intellettuale. Se da un lato l’AI diventa creatrice di risposte, dall’altro gli editori devono stabilire regole per proteggere l’unicità e la provenienza dei contenuti, mantenendo al contempo un equilibrio tra apertura e controllo.
Come spiegato dalla Prof.ssa Susanna Sancassani (Managing Director Task force teaching learning Innovation – METID – Polimi) “con strumenti come GPT, GEM (Gemini) e Projects (Claude), il concetto stesso di collana editoriale potrebbe essere ripensato. Ogni collana potrebbe rappresentare un ecosistema AI dedicato a un determinato ambito, come scienza, arte o business, offrendo contenuti costantemente aggiornati e interattivi. Il lettore non sarebbe più vincolato a un’opera finita, ma parte di un’esperienza in continua evoluzione.”
L’innovazione proposta dal Politecnico di Milano attraverso il corso “Imparare con l’AI” rappresenta un banco di prova fondamentale per valutare il potenziale di questa nuova forma di editoria. Sarà interessante osservare chi, tra gli editori tradizionali e i nuovi player digitali, saprà cogliere questa opportunità per guidare la rivoluzione dell’apprendimento e della lettura nell’era dell’intelligenza artificiale.
Site: http://www.pok.polimi.it