Il presidente Donald Trump ha emesso un ordine esecutivo che mira a definire una strategia per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti entro 180 giorni. Questo documento coinvolge figure chiave come Michael Kratsios, ex CTO degli Stati Uniti e attuale assistente del presidente per la scienza e la tecnologia, insieme a David Sacks, noto venture capitalist e consigliere speciale per l’AI e il settore crypto.
L’obiettivo dichiarato è ambizioso: rendere gli Stati Uniti leader globali nell’innovazione dell’intelligenza artificiale, con un’attenzione particolare alla competitività economica, alla sicurezza nazionale e al cosiddetto “human flourishing”, un concetto ripreso dalla piattaforma del Partito Repubblicano che enfatizza il progresso umano e sociale.
Secondo l’ordine esecutivo, Kratsios e Sacks coordineranno con altri consiglieri e capi agenzia per elaborare un piano d’azione che garantisca che i sistemi di intelligenza artificiale siano liberi da “pregiudizi ideologici o agende sociali ingegnerizzate”. Questo linguaggio riflette la volontà dell’amministrazione Trump di contrastare l’idea che l’AI possa essere utilizzata per finalità politiche o sociali non allineate con i valori conservatori.
Revisione e strategia
Un aspetto cruciale dell’ordine esecutivo è la revisione delle politiche precedenti in materia di AI. L’ordine di Trump richiede l’identificazione e la revoca di azioni e regolamenti emessi durante l’amministrazione Biden, che si ritiene possano ostacolare gli obiettivi dell’attuale amministrazione. Questo include la revisione delle regole stabilite dall’Office of Management and Budget (OMB) per l’adozione dell’AI da parte delle agenzie federali.
L’approccio delineato da Trump sottolinea una gestione più mirata dell’AI, con un focus sull’adozione di tecnologie avanzate in settori strategici come la difesa, l’intelligence e l’industria manifatturiera. Il piano prevede di rafforzare il ruolo delle aziende private e delle startup nella ricerca sull’AI, garantendo al contempo che lo sviluppo tecnologico sia “trasparente, equo e vantaggioso” per il popolo americano.
Sacks, con la sua esperienza nel settore crypto e nella gestione di startup tecnologiche di successo, potrebbe giocare un ruolo determinante nell’allineare gli interessi del governo federale con le esigenze del settore privato. Kratsios, d’altro canto, è noto per il suo approccio pragmatico e orientato alla crescita tecnologica durante il suo mandato come CTO degli Stati Uniti.
Una mossa geopolitica
Questa nuova strategia sull’AI si inserisce in un contesto di competizione globale sempre più acceso. La Cina, in particolare, ha investito pesantemente in tecnologie emergenti e ha già pubblicato piani ambiziosi per dominare il settore entro il 2030. L’ordine esecutivo di Trump potrebbe rappresentare una risposta diretta a questa sfida, mirando a mantenere il vantaggio tecnologico degli Stati Uniti e a proteggere gli interessi nazionali.
L’enfasi sulla “sicurezza nazionale” suggerisce che l’AI sarà vista come un elemento chiave nelle strategie di difesa e cyber-sicurezza, aree in cui gli Stati Uniti sono già leader ma che richiedono innovazione costante per affrontare minacce sempre più sofisticate.
Questo ordine esecutivo rappresenta una dichiarazione di intenti chiara: consolidare il dominio americano nel settore dell’intelligenza artificiale non solo come motore economico, ma anche come pilastro della strategia geopolitica del paese. I prossimi mesi saranno fondamentali per osservare come questa visione si tradurrà in azioni concrete e collaborazioni tra governo, industria e mondo accademico.