Sam Altman, l’uomo dietro OpenAI e il crescente impero di ChatGPT, ha trovato un nuovo modo di definire il capitalismo del rischio: un “fondo di rischio“. Non è solo un gioco di parole, è la base per il suo ultimo progetto, Stargate, un’iniziativa colossale che lo vede collaborare con SoftBank, l’altro grande nome noto per le sue scommesse iperboliche e spesso clamorosamente sbagliate. La cifra iniziale per Stargate? 19 miliardi di dollari a testa, con l’intento di accumulare ancora più denaro tramite prestiti e aumenti di capitale. Perché no? Nulla dice “innovazione” come una gigantesca montagna di soldi sperata.

Altman, in tono quasi profetico (o forse solo divertito), descrive Stargate come un fondo di venture capital in cui OpenAI e SoftBank si comportano da principali partner generali. Traduzione: due dei più grandi attori tecnologici globali decidono di giocare a fare gli investitori seriali, ma su scala da capogiro. Stargate, però, non si fermerà al solito parco giochi delle startup tech: il fondo prevede di spalancare le porte a settori come l’energia pulita, l’infrastruttura dati e perfino l’edilizia. Chiunque produca qualcosa che brilla di una vaga aura futuristica potrebbe finire sotto l’ala protettiva di Stargate. Non importa se hai un business plan o solo una presentazione PowerPoint carina.

Certo, la struttura è così ambiziosa che ci si aspetta già l’arrivo di un nuovo “GP” (General Partner, per gli amici del gergo), pronto a farsi notare e a dire la sua sul come distribuire quei miliardi. Nel frattempo, Stargate dovrà raccogliere “diverse centinaia di miliardi di dollari” per raggiungere le sue visioni quasi messianiche. Un fondo così grande non si costruisce da solo, ma almeno l’ecosistema AI avrà un nuovo gigante a cui rivolgere le speranze… o i rimpianti futuri.

SV Angel: I Nostalgici della Fase Iniziale

Non è tutto. Mentre Altman costruisce Stargate come una sorta di “BlackRock per l’innovazione”, SV Angel, la società fondata dal leggendario Ron Conway, ha raccolto un più modesto (ma comunque non insignificante) fondo da 330 milioni di dollari. Un segnale chiaro che anche gli investitori storicamente legati alla fase iniziale vogliono proteggere le loro migliori scommesse. Non basta entrare presto, ora bisogna anche stare in gioco il più a lungo possibile, perché, si sa, chi molla prima perde.

SV Angel, famosa per essere tra i primi investitori in Meta e Airbnb, userà questo fondo principalmente per sostenere le aziende del proprio portafoglio in cerca di capitale aggiuntivo. Tradotto: soldi freschi per i cavalli già in corsa, con un piccolo margine per qualche nuova scommessa. Ma non fatevi ingannare: con il nuovo fondo, SV Angel punta forte su intelligenza artificiale e aziende in fasi avanzate. La società prevede di scrivere circa 20 assegni per startup AI e non si fa problemi a flirtare con aziende come Databricks, che con il suo ultimo round di Serie J ha raggiunto una valutazione di 62 miliardi di dollari. Per intenderci, non proprio un tipico caso da venture capital in fase iniziale.

Altman e Stargate, Conway e SV Angel: entrambi gli approcci raccontano la stessa storia di un settore che brucia denaro più velocemente di quanto ChatGPT possa rispondere a una domanda banale. La differenza? Altman gioca con visioni esagerate di scala globale, mentre Conway si attacca alle sue scommesse di successo come un nonno affezionato ai vecchi trofei. Entrambi, però, condividono un cinico ottimismo: il futuro è un grande affare, purché qualcuno continui a buttare dentro capitali.

La vera domanda è se questi giganti stanno davvero innovando o semplicemente ripetendo un copione ormai familiare. Stargate è solo l’ennesimo esperimento da miliardi per vedere chi finisce con il jackpot, mentre SV Angel cerca di fare il suo lavoro di contenimento. Nel frattempo, il resto del mondo guarda e aspetta: un’altra startup da miliardi o un’altra bolla pronta a scoppiare?

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