Il panorama antitrust del Regno Unito sta vivendo un cambiamento significativo con l’inaspettata rimozione di Marcus Bokkerink, presidente della Competition and Markets Authority (CMA), sostituito ad interim da un ex dirigente di Amazon. Secondo il Financial Times, questa decisione riflette la volontà del governo britannico di favorire un approccio più orientato alla crescita economica, allineandosi così a una tendenza globale che privilegia politiche pro-business.

La CMA, nel corso degli ultimi anni, aveva acquisito una reputazione per un atteggiamento particolarmente rigido, talvolta percepito come eccessivamente conservatore e poco pragmatico. Un esempio eclatante è stato il caso che ha visto Meta Platforms costretta a vendere Giphy. Nonostante si trattasse di una piattaforma americana che non generava ricavi nel Regno Unito al momento dell’acquisizione, la CMA giustificò la sua decisione sostenendo che Giphy avrebbe potuto, in futuro, rappresentare un potenziale concorrente per Meta. Questo tipo di ragionamenti prospettici, privi di un impatto tangibile immediato, hanno generato critiche sulla rigidità dell’approccio dell’ente.

La scelta di nominare un dirigente proveniente dal settore tech, e in particolare da una multinazionale come Amazon, suggerisce un cambiamento di prospettiva. Il nuovo corso sembra orientato a bilanciare regolamentazione e innovazione, cercando di attrarre investimenti tecnologici e favorire lo sviluppo di un ecosistema economico più dinamico. Questa mossa potrebbe rappresentare una ventata di aria fresca per le grandi aziende tecnologiche con interessi nel Regno Unito, che negli ultimi anni avevano percepito le regolamentazioni come un ostacolo significativo alla loro crescita.

Il cambiamento in seno alla CMA non rappresenta solo una questione di politica economica interna, ma potrebbe anche influenzare la percezione internazionale del Regno Unito come luogo favorevole per gli investimenti tecnologici. In un contesto post-Brexit, dove il Paese cerca di definire la propria identità economica e attrarre capitali esteri, un approccio meno punitivo verso le grandi imprese potrebbe essere visto come un vantaggio competitivo rispetto all’Unione Europea, nota per un’applicazione delle norme antitrust particolarmente rigorosa.

Se questo cambiamento sarà sufficiente per rendere il Regno Unito un leader globale in un contesto economico sempre più competitivo, dipenderà dalla capacità del nuovo leader della CMA di bilanciare gli interessi di crescita con la necessità di mantenere mercati equi e competitivi. L’Europa, nel frattempo, rimane osservatore interessato: la Commissione Europea potrebbe essere ispirata a rivedere il proprio approccio, ma per ora sembra improbabile un cambiamento simile nel breve termine.