Il 55° incontro annuale del World Economic Forum (WEF) si è aperto nella consueta cornice di Davos in Svizzera con un messaggio di collaborazione e ottimismo costruttivo da parte del fondatore e presidente Klaus Schwab. Il tema dell’evento, “Collaborazione per l’Era Intelligente“, sottolinea l’importanza di affrontare le sfide globali attraverso l’unità tra governi, imprese, società civile e mondo accademico.

Schwab ha evidenziato la transizione rapida e complessa dall’Età Industriale a quella Intelligente, caratterizzata da rischi senza precedenti ma anche da opportunità straordinarie. Ha invitato i partecipanti ad abbracciare un “ottimismo costruttivo”, come lui stesso l’ha definito, per plasmare un futuro in cui ogni individuo possa esprimere appieno il proprio potenziale.

Børge Brende, presidente e Ceo del WEF, ha sottolineato che il mondo si trova in un punto di svolta critico, in un momento di grande incertezza geopolitica ed economica. Secondo Brende, il vecchio ordine internazionale sta lasciando spazio a nuove dinamiche, rendendo indispensabile una cooperazione più efficace tra le nazioni.

Karin Keller-Sutter, presidente della Confederazione Svizzera 2025, ha ribadito l’importanza dei valori democratici e liberali come pilastri per la stabilità e la prosperità, evidenziando poi come mercati aperti, regole trasparenti e disciplina fiscale siano essenziali per creare un ambiente favorevole alla crescita.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha delineato la strategia dell’Europa per affrontare la “dura competizione geostrategica”. Ha sottolineato la necessità di incrementare la competitività, rafforzare le partnership globali e mantenere l’impegno per lo sviluppo sostenibile. Secondo von der Leyen, “l’Europa deve cambiare marcia” e sfruttare nuove opportunità in un contesto globale sempre più complesso.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha posto l’accento sulla sicurezza e la prosperità, sottolineando come le partnership siano il motore dello sviluppo economico. Ha inoltre menzionato l’importanza di rafforzare le capacità di difesa e industriali dell’Europa per affrontare le sfide globali.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha esortato l’Europa a consolidarsi come potenza globale, puntando su alleanze strategiche, innovazione tecnologica e una politica di sicurezza e difesa coesa, sottolineando come l’unità europea sia fondamentale per affrontare le minacce globali.

Ding Xuexiang, vicepremier della Repubblica Popolare Cinese, dal canto suo, ha avvertito sui rischi della frammentazione economica globale e ha riaffermato l’impegno della Cina per un ordine multilaterale centrato sull’ONU, sottolineando poi l’importanza di una globalizzazione equa e invitando i Paesi alla cooperazione scientifica e tecnologica.

Pham Minh Chinh, primo ministro del Vietnam, ha ribadito la volontà del paese di investire nell’Intelligenza Artificiale, puntando alla creazione di centri di ricerca e sviluppo per posizionare il Vietnam come hub tecnologico nella regione.

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, con il Sudafrica alla guida del G20, ha annunciato le priorità della presidenza: solidarietà, uguaglianza e sviluppo sostenibile. Ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale per affrontare le sfide del XXI secolo.

Infine, Isaac Herzog, presidente di Israele, ha accolto con favore la recente tregua nel conflitto in corso, ma ha messo in guardia contro l’eccessivo ottimismo, sottolineando la necessità di garantire una pace duratura attraverso il dialogo e la cooperazione.

Il Forum Economico Mondiale 2025 si conferma quindi un’importante piattaforma per discutere le sfide globali e tracciare una rotta comune verso un futuro di prosperità e stabilità condivisa.


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