Il 21 gennaio 2025, Microsoft e OpenAI hanno annunciato una significativa revisione della loro partnership strategica, consentendo a OpenAI di accedere a risorse computazionali di fornitori concorrenti. In base al nuovo accordo, Microsoft mantiene un diritto di prelazione sulle nuove capacità, mentre OpenAI è autorizzata a sviluppare ulteriori infrastrutture, principalmente per la ricerca e l’addestramento dei modelli.

Questa modifica rappresenta un allentamento dell’esclusività precedentemente detenuta da Microsoft, che finora aveva fornito in via esclusiva l’infrastruttura cloud per OpenAI attraverso Azure Nonostante questo cambiamento, Microsoft conserva i diritti esclusivi per integrare le tecnologie di OpenAI nei propri prodotti, come Copilot, e l’API di OpenAI rimane esclusiva su Azure. La partnership, che durerà fino al 2030, prevede un modello di condivisione dei ricavi tra le due aziende.

Questo sviluppo segue l’annuncio di un ambizioso progetto infrastrutturale negli Stati Uniti, denominato Stargate, frutto di una joint venture tra OpenAI, Oracle e SoftBank, con un investimento iniziale di 100 miliardi di dollari, destinato a crescere fino a 500 miliardi. L’obiettivo è costruire una vasta rete di data center e infrastrutture virtuali per supportare la prossima generazione di avanzamenti nell’intelligenza artificiale, creando immediatamente circa 100.000 posti di lavoro.

Il progetto Stargate mira a risolvere il collo di bottiglia attuale nella disponibilità di data center necessari per l’addestramento e l’implementazione di modelli di IA avanzati. Questa iniziativa è vista come cruciale per permettere alle aziende statunitensi di competere a livello globale, in particolare con la Cina, nel campo dell’intelligenza artificiale. La collaborazione tra OpenAI, Oracle e SoftBank, insieme a partner tecnologici come Microsoft e Nvidia, rappresenta uno sforzo congiunto per espandere le capacità e l’infrastruttura dell’IA negli Stati Uniti.

La decisione di Microsoft di allentare la presa esclusiva sull’infrastruttura cloud di OpenAI è stata influenzata da preoccupazioni sollevate da alcuni azionisti di OpenAI riguardo alla velocità con cui Microsoft forniva potenza computazionale. Queste preoccupazioni hanno portato OpenAI a collaborare con Oracle per ottenere le risorse necessarie. Inoltre, l’assunzione da parte di Microsoft del CEO di Inflection, Mustafa Suleyman, insieme a gran parte del suo staff, in un accordo da 650 milioni di dollari, ha causato tensioni con la leadership di OpenAI, inclusa Sam Altman.

Un aspetto peculiare dell’accordo tra OpenAI e Microsoft è la clausola che permette a OpenAI di limitare l’accesso di Microsoft ai modelli più potenti sviluppati dopo il raggiungimento di un’intelligenza artificiale generale (AGI), definita come un sistema capace di generare oltre 100 miliardi di dollari di profitti. Originariamente, questa clausola mirava a impedire la commercializzazione di un’IA così potente, ma OpenAI sta considerando di eliminarla per assicurarsi ulteriori finanziamenti da Microsoft.

Tuttavia, figure di spicco come Elon Musk e Dario Amodei, CEO di Anthropic, hanno espresso scetticismo riguardo alla fattibilità e al finanziamento del progetto. Musk, recentemente nominato consigliere della Casa Bianca per l’efficienza governativa, ha dichiarato sui social media che SoftBank non dispone dei fondi necessari per sostenere l’investimento promesso, affermando che “non hanno effettivamente i soldi”.

Sam Altman, CEO di OpenAI, ha prontamente risposto, definendo le affermazioni di Musk errate e sottolineando che il progetto è in corso e porterà benefici significativi al paese.

Dario Amodei ha descritto l’iniziativa come “un po’ caotica”, sollevando dubbi sulla chiarezza dei finanziamenti e sul ruolo del governo nel progetto.

Nonostante ciò, ha riconosciuto che l’attenzione dell’amministrazione Trump nel potenziare la capacità energetica per l’infrastruttura IA negli Stati Uniti rappresenta un aspetto positivo.

Il progetto Stargate coinvolge anche altri giganti tecnologici come Arm Holdings, Microsoft e NVIDIA, con l’obiettivo di costruire un’infrastruttura IA avanzata negli Stati Uniti. Il primo sito è già in fase di sviluppo in Texas, con l’intento di migliorare settori come l’assistenza sanitaria attraverso una migliore analisi dei dati dei pazienti.

Questa situazione evidenzia le tensioni esistenti tra i leader del settore tecnologico riguardo alle ambiziose iniziative nell’ambito dell’intelligenza artificiale e solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla solidità finanziaria di progetti di tale portata.


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