Il mondo della logistica e dei trasporti sta vivendo un periodo di trasformazione radicale grazie all’adozione di nuove tecnologie, tra cui l’Intelligenza Artificiale. L’AI, infatti, sta diventando un alleato fondamentale per ottimizzare i flussi logistici, migliorare l’efficienza dei trasporti e ridurre i costi operativi.
Tuttavia, come sottolineato da Nicola Gratteri, noto magistrato e scrittore di saggi come “Fermare il vento” e “La mafia è bianca”, l’uso di queste tecnologie presenta anche enormi rischi, soprattutto quando finiscono nelle mani della criminalità organizzata.
Durante un’importante conferenza organizzata da Federlogistica a Roma, si sono citati i pericoli nascosti dietro l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore dei trasporti e della logistica.
La criminalità organizzata, che si è storicamente adattata alle nuove tecnologie per accrescere il proprio potere, potrebbe facilmente sfruttare l’IA per ottimizzare i traffici illeciti e aggirare le misure di sicurezza.
Le capacità di analisi avanzata dei dati, la gestione automatizzata dei veicoli e la manipolazione dei sistemi di navigazione sono solo alcune delle aree in cui l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata in modo pericoloso.
La riflessione di Gratteri si inserisce all’interno di un contesto più ampio, dove si riflette su come le nuove tecnologie possano rappresentare sia un’opportunità che una minaccia.
Se da un lato l’adozione dell’IA può portare a miglioramenti significativi nella gestione delle risorse e nella riduzione delle inefficienze, dall’altro comporta anche la necessità di una vigilanza costante e di regolamentazioni più stringenti per evitare che questi strumenti possano essere utilizzati da attori malintenzionati.
E’ necessaria una osmosi tra il pubblico e il privato per un efficacie e veloce trasferimento di competenze.
Le opportunità, comunque, non mancano. L’uso dell’intelligenza artificiale nel settore logistico può portare a miglioramenti significativi nell’automazione dei processi, come ad esempio nei magazzini e nei trasporti, dove i sistemi intelligenti possono ottimizzare i percorsi, ridurre i tempi di inattività e migliorare la gestione delle scorte. Inoltre, l’adozione dell’IA potrebbe migliorare la sicurezza stradale, riducendo gli incidenti causati da errori umani e creando una logistica più resiliente, in grado di rispondere rapidamente a imprevisti.
Tuttavia, la necessità di contrastare l’utilizzo illecito di queste tecnologie è fondamentale. Gratteri ha messo in evidenza come la criminalità organizzata possa sfruttare la digitalizzazione per accedere a informazioni sensibili e creare reti illecite all’interno di infrastrutture logistiche.
Il Darkweb è diventato un enorme marketplace dove è possibile comperare qualsiasi cosa, da un’arma a un corpo. La difficoltà è individuarne gli attori.
L’introduzione di sistemi di intelligenza artificiale non solo può facilitare l’efficienza operativa, ma può anche essere una risorsa potente per coloro che intendono eludere la legge.
Il magistrato ha messo spesso l’attenzione di come i gruppi mafiosi potrebbero, ad esempio, utilizzare algoritmi predittivi per identificare e sfruttare vulnerabilità nel sistema di trasporti o nei flussi finanziari associati alla logistica.In questo scenario, il ruolo delle autorità e delle aziende coinvolte nel settore diventa cruciale.
È necessario sviluppare soluzioni avanzate non solo per migliorare l’efficienza operativa, ma anche per proteggere le informazioni sensibili e monitorare l’uso delle tecnologie emergenti.
Gratteri sottolinea l’importanza di un approccio integrato e di una programmazione politico industriale che combini innovazione tecnologica e una forte componente etica, e di conoscenza mettendo la sicurezza e la trasparenza al centro della digitalizzazione nel settore della logistica.
Gratteri, con la sua esperienza nel combattere la criminalità organizzata, offre un’importante prospettiva sulla complessità del panorama moderno, dove le potenzialità dell’intelligenza artificiale devono essere gestite con attenzione.
La riflessione è più che mai necessaria per un settore come quello della logistica, che è un nodo vitale per l’economia globale, ma che deve anche essere protetto da possibili abusi tecnologici.
La discussione durante l’Assemblea di Federlogistica evidenzia come il futuro della logistica sia indissolubilmente legato all’evoluzione delle tecnologie digitali, ma anche ai rischi che esse comportano.
La sicurezza, la regolamentazione e la prevenzione devono essere le parole d’ordine per integrare l’intelligenza artificiale in un settore strategico come quello dei trasporti, creando un equilibrio che consenta sia l’innovazione che la protezione della società da possibili minacce.
E’ necessario recuperare il Gap e riportare l’Italia ad essere un punto di riferimento tecnologico e di sicurezza.
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