“È importante che il nostro Paese cominci a riflettere sul futuro”. Con queste parole, il premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, ha aperto il New Year’s Forum al MAXXI di Roma, lanciando un forte monito sul bisogno di una visione strategica per affrontare i problemi strutturali del Paese.

Denatalità ed emigrazione: una doppia sfida demografica
Parisi ha acceso i riflettori sul problema della denatalità, strettamente legato all’emigrazione. “Ogni anno, 100mila italiani lasciano il Paese, quasi la metà del numero di bambini che nasceranno nello stesso periodo”, ha sottolineato. Una tendenza preoccupante, considerando che a emigrare sono spesso persone altamente qualificate, formate in Italia, ma che trovano all’estero migliori opportunità professionali. “Allo stesso tempo, l’immigrazione in Italia riguarda prevalentemente persone con qualifiche più basse, creando uno squilibrio nel sistema”.

L’Intelligenza Artificiale e la produttività: verso nuovi paradigmi
Parlando di Intelligenza Artificiale, Parisi ha proposto una visione politica per affrontare le implicazioni che questa tecnologia avrà sul lavoro e sulla società. “Una delle sfide sarà quella di ridurre gradualmente l’orario di lavoro, un processo delicato che richiede pianificazione”. Ha poi evidenziato la necessità di regolare l’impatto dell’AI sulla comunicazione e l’informazione: “Serve un accordo internazionale per gestire le conseguenze di queste tecnologie e collaborare con chi le sviluppa”.

Parisi ha avanzato una proposta concreta per colmare il divario nella comprensione e nell’innovazione dell’IA in Europa: “Il pubblico non sa come funzionano queste tecnologie. Dovremmo creare un centro di ricerca europeo sull’intelligenza artificiale, simile al CERN per la fisica”.

La ricerca scientifica e la programmazione a lungo termine
Un’altra criticità evidenziata riguarda la mancanza di una visione a lungo termine per la ricerca scientifica in Italia. Parisi ha sottolineato l’importanza di investimenti e progetti pluriennali, dichiarando che “servono finanziamenti sicuri per i prossimi 5, 7, 10 anni”. Ha poi ampliato la riflessione all’economia, lamentando l’assenza di una chiara programmazione strategica per il prossimo decennio.

Un invito a guardare avanti
Con il suo intervento, Giorgio Parisi ha invitato il Paese a guardare oltre l’immediato, affrontando con coraggio e strategia i grandi cambiamenti che stanno plasmando il futuro. Che si tratti di sfide demografiche, dell’innovazione tecnologica o della ricerca scientifica, la parola d’ordine è programmazione. Solo così, secondo il Nobel, l’Italia potrà affrontare con successo le sfide del presente e del futuro.


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