Palantir Technologies Inc., azienda leader nel settore dei big data e dell’intelligenza artificiale, sta valutando un investimento significativo in Shield AI, una startup di San Diego specializzata nello sviluppo di software basati su intelligenza artificiale per velivoli e droni autonomi. Secondo fonti vicine all’operazione, Shield AI è in procinto di raccogliere circa 200 milioni di dollari, portando la sua valutazione complessiva a 5 miliardi di dollari.
Questa mossa rappresenta un notevole incremento rispetto alla valutazione di 2,8 miliardi di dollari ottenuta lo scorso anno, evidenziando l’interesse crescente degli investitori verso tecnologie avanzate nel settore della difesa. Oltre a Palantir, anche colossi come Airbus e L3Harris Technologies sono tra i potenziali investitori in questo round di finanziamento.
Il prodotto di punta di Shield AI, denominato “Hivemind“, consente a droni e velivoli di operare senza l’ausilio di GPS, comunicazioni o piloti umani, offrendo un vantaggio strategico significativo in scenari operativi complessi. L’integrazione di tali tecnologie autonome è di particolare interesse per i principali appaltatori della difesa, che vedono in queste soluzioni un’opportunità per potenziare le capacità operative dei propri sistemi.
Questo investimento si inserisce in un contesto più ampio di crescente collaborazione tra il settore tecnologico e quello della difesa. Aziende come Palantir e Anduril stanno formando consorzi per competere con i tradizionali appaltatori della difesa, mirando a una quota maggiore del budget statunitense per la difesa, che ammonta a 850 miliardi di dollari. Questa tendenza riflette la volontà del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti di accelerare lo sviluppo di armi attraverso l’innovazione tecnologica, riconoscendo il contributo fondamentale delle aziende della Silicon Valley nel fornire tecnologie avanzate per scopi militari.
L’interesse di Palantir per Shield AI sottolinea la sua strategia di espansione nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla difesa, consolidando la sua posizione come attore chiave nell’innovazione tecnologica militare. Questa partnership potenziale potrebbe accelerare l’adozione di sistemi autonomi avanzati, ridefinendo le capacità operative delle forze armate e aprendo nuove frontiere nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore della difesa.
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