Il 16 gennaio 2025, Blue Origin ha segnato una pietra miliare nel settore aerospaziale con il lancio inaugurale del suo razzo New Glenn dal Launch Complex 36 presso la Cape Canaveral Space Force Station, in Florida.
Questo evento rappresenta l’ingresso ufficiale dell’azienda nel mercato dei lanci orbitali, posizionandola come concorrente diretto di SpaceX.
l razzo, battezzato in onore di John Glenn, il primo americano ad orbitare attorno alla Terra, ha trasportato con successo un prototipo di satellite, raggiungendo l’orbita terrestre 13 minuti dopo il decollo. Tuttavia, il tentativo di recuperare il primo stadio del razzo su una chiatta nell’Atlantico non ha avuto successo. Nonostante ciò, l’obiettivo primario della missione, ovvero l’inserimento in orbita, è stato raggiunto, segnando un significativo passo avanti per l’azienda fondata da Jeff Bezos.
Blue Origin ha investito oltre un miliardo di dollari per ricostruire lo storico Complex 36 a Cape Canaveral, trasformandolo nel sito di lancio per il New Glenn. Questo investimento sottolinea l’impegno dell’azienda nel consolidare la propria presenza nel settore dei lanci spaziali commerciali. Con l’obiettivo di effettuare tra sei e otto lanci di New Glenn entro l’anno, Blue Origin mira a soddisfare la crescente domanda di servizi di lancio per satelliti e altre missioni spaziali.
Il successo del New Glenn non solo amplia le capacità di Blue Origin, ma introduce anche una sana competizione nel mercato dei lanci orbitali, dominato finora da SpaceX.Questa concorrenza è destinata a stimolare l’innovazione e a ridurre i costi, beneficiando l’intera industria spaziale.
Inoltre, Blue Origin sta sviluppando un lander lunare, Blue Moon, che potrebbe svolgere un ruolo significativo nelle future missioni lunari della NASA, come il programma Artemis.Origin prevede di ripetere il tentativo nel prossimo lancio programmato per la primavera del 2025.
Questo dimostra l’impegno dell’azienda nel perfezionare la tecnologia di riutilizzo dei razzi, fondamentale per ridurre i costi e aumentare l’efficienza delle missioni spaziali.
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