Il 2025 si apre sotto una luce promettente per il settore del Private Equity e quello del Venture Capital in Italia. Nonostante il contesto globale complesso, segnato da conflitti internazionali e mutamenti politici in Europa e Stati Uniti, gli operatori del settore intravedono opportunità significative. Più del 75% dei professionisti intervistati nella “Private Equity Survey” di Deloitte Private, in collaborazione con AIFI, ritiene che le attuali politiche monetarie espansive avranno un impatto positivo sul mercato italiano del PE nel prossimo anno.

Bilanci e previsioni: tra crescita e fiducia

Il secondo semestre del 2024 ha registrato 245 deal, un incremento netto rispetto ai 217 del semestre precedente e in linea con i 239 del secondo semestre 2023. Per il primo semestre del 2025, Deloitte stima un volume di 214 deal, confermando una crescita moderata ma costante. Inoltre, l’83% degli operatori prevede una stabilizzazione o un miglioramento del panorama economico italiano nei prossimi sei mesi.

Cresce anche il valore medio delle operazioni: i deal compresi tra 31 e 50 milioni di euro rappresentano il 28,8% del totale, un balzo di 7,7 punti percentuali rispetto al semestre precedente. Questa fascia di valore, particolarmente strategica, evidenzia un interesse crescente per investimenti mirati che bilanciano rischio e rendimento.

Trend emergenti: ESG e Intelligenza Artificiale

Le strategie ESG si confermano un pilastro delle decisioni d’investimento. Circa il 27,5% degli operatori valuta gli standard ESG durante la due diligence, mentre il 26,8% lavora sull’implementazione di politiche sostenibili nelle società partecipate. Inoltre, il 19,6% sfrutta l’ESG per generare valore aggiunto, una pratica che consolida il legame tra sostenibilità e performance finanziaria.

Parallelamente, l’Intelligenza Artificiale emerge come criterio di selezione cruciale per il 77% degli operatori. Di questi, il 21,2% la considera determinante nel processo decisionale, mentre il 55,8% ne riconosce l’importanza come fattore secondario. Questa tendenza segnala una trasformazione del mercato, dove la tecnologia gioca un ruolo crescente nel guidare la competitività e l’innovazione.

Settori in evidenza: manifatturiero, food & beverage, ICT

Il manifatturiero resta il settore più attrattivo per il PE, con il 21,1% delle preferenze, nonostante un leggero calo (-2,6%). In forte crescita il Food & Beverage (+4,5%) e l’ICT (+2,4%), settori che beneficiano di un mix di innovazione e resilienza. Anche l’HealthCare registra un incremento (+3%), segnalando l’interesse per un comparto cruciale e in evoluzione.

Opportunità e sfide: il ruolo del PNRR e Next Generation EU

L’utilizzo dei fondi PNRR e Next Generation EU guadagna centralità nelle strategie del settore: il 69,2% degli operatori prevede di applicarli ad almeno una quota delle proprie partecipate nei prossimi sei mesi. Solo il 21,2% degli intervistati non prevede di avvalersene, il dato più basso dal 2022. Questi strumenti rappresentano un’opportunità per sostenere progetti innovativi e accelerare la crescita.

Nonostante le incertezze geopolitiche quindi, il Private Equity e il Venture Capital in Italia iniziano il 2025 con basi solide e prospettive di sviluppo. L’attenzione crescente verso l’ESG e l’AI, unita alla capacità di sfruttare le opportunità offerte dal PNRR, traccia un percorso chiaro per gli operatori del settore. Come sottolineato da Elio Milantoni di Deloitte, “gli operatori si stanno adattando a un contesto in evoluzione, diversificando le strategie per creare valore e cogliere le nuove opportunità di mercato”.

Per i leader aziendali e i decision-maker, l’anno appena iniziato offre una combinazione di sfide e opportunità: la chiave sarà saper coniugare innovazione, sostenibilità e pragmatismo per navigare con successo in un mercato in continua trasformazione.


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