Levy Rozman, noto come GothamChess, ha recentemente organizzato uno spettacolare e bizzarro torneo di scacchi trasmesso in diretta sul suo canale. Protagonisti? Stockfish, il prodigio indiscusso degli scacchi digitali, contro sette chatbot basati su intelligenza artificiale generativa, tra cui ChatGPT, Gemini di Google e Grok di X, la piattaforma di Elon Musk.
Un esperimento che ha messo in luce, con un mix di comico e grottesco, le differenze tra l’intelligenza artificiale “pura”, specializzata in compiti specifici, e i modelli generativi, noti più per il loro talento nel creare contenuti che nel rispettare le regole.
La Prima Partita: Snapchat AI contro Stockfish
Il sipario si è alzato con Snapchat AI, un sistema noto più per la sua elasticità creativa che per l’aderenza alle regole, che ha affrontato Stockfish, rigoroso come un professore di scacchi. Dopo alcune mosse iniziali promettenti, la realtà si è rivelata surreale: Snapchat AI ha deciso di ignorare le regole basilari degli scacchi, spostando un cavallo al centro della scacchiera con un salto illegale.
Non contento, il bot ha fatto mangiare al suo re il proprio alfiere per evitare uno scacco, solo per resuscitarlo qualche mossa più tardi, come un fantasma tornato a tormentare la scacchiera. Stockfish, imperturbabile, ha cercato di ristabilire l’ordine, ma Snapchat AI ha trasformato il gioco in un caos totale, muovendo pedine di lato e suicidando il proprio re. Quando Rozman ha chiesto spiegazioni, il bot ha reagito come un adolescente offeso, ripetendo: “Non posso impegnarmi in questa conversazione.”
Gemini contro Grok-2: Uno Scontro tra Intelligenze Generative
La seconda partita ha visto Gemini e Grok sfidarsi in una danza di assurdità. L’inizio prometteva bene, con mosse teoricamente corrette che lasciavano intravedere un barlume di strategia. Poi, la follia ha preso il sopravvento: Grok ha improvvisato una mossa illegale teletrasportando la sua regina, mentre Gemini ha risposto ignorando attacchi evidenti, come se le due AI avessero stretto un patto segreto di non belligeranza.
Il culmine? Grok ha vinto per caso, piazzando la regina in una posizione di scacco matto senza nemmeno rendersene conto. Rozman, esausto, ha scherzato: “Capisco la sensazione.”
ChatGPT e Meta AI: Quando la Telecinesi Entra in Gioco
La sfida tra ChatGPT e Meta AI è stata un capolavoro di disordine. Dopo un inizio promettente, Meta AI ha deciso di “controllare la mente” di ChatGPT, muovendo i pezzi del suo avversario e trascinando il re di ChatGPT al centro della scacchiera. In risposta, ChatGPT ha dichiarato “scacco matto” quando il re di Meta AI non era nemmeno sotto scacco.
Quando finalmente il controllo è tornato nelle mani di ChatGPT, il bot ha concluso il gioco con un attacco orchestrato tra torre e regina, ponendo fine alla partita più bizzarra del torneo.
La Finale: Stockfish contro ChatGPT
Il gran finale ha opposto la logica implacabile di Stockfish alla creatività anarchica di ChatGPT. Dopo un’apertura impeccabile, ChatGPT ha iniziato a muoversi come un artista in crisi: mosse della regina inutili, schemi geometrici incomprensibili e promozioni di pedoni inesistenti.
Quando Stockfish sembrava destinato a una vittoria schiacciante, ChatGPT ha tentato l’impossibile, dichiarando scacco matto con pezzi inesistenti. Tuttavia, Stockfish ha mantenuto il controllo, mettendo fine alla partita con un movimento di precisione chirurgica.
Una Riflessione sull’Esperimento
Se da una parte Stockfish ha dimostrato cosa significhi padroneggiare un gioco regolato da logiche ferree, le AI generative hanno regalato un’esibizione di caos creativo. Come ha detto Rozman, “Non ridete troppo di queste partite; sono solo leggermente peggiori delle vostre.”
Un torneo che non solo ha divertito, ma ha anche offerto uno sguardo affascinante sulle possibilità e i limiti delle intelligenze artificiali nei giochi regolati.
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