Secondo recenti rapporti de The Wall Street Journal, emerge una tendenza preoccupante per il chatbot generativo di Google, Gemini, soprattutto se messo a confronto con i suoi concorrenti. Nonostante Google abbia fatto significativi progressi lanciando un’app ufficiale per iOS di Gemini, il gigante tecnologico sembra essere in ritardo nella corsa per conquistare i sottoscrittori a pagamento. I dati di Earnest Analytics riportano che circa il 60% degli utenti di Gemini Advanced che hanno pagato per l’abbonamento hanno continuato a sottoscrivere il servizio sei mesi dopo la registrazione. Questo dato è decisamente inferiore rispetto ai tassi di fidelizzazione dei suoi concorrenti, come ChatGPT Plus, che vanta una fidelizzazione del 70% nello stesso periodo.

Il divario nella fidelizzazione degli utenti è indicativo di sfide più ampie che Gemini deve affrontare per conquistare una fetta maggiore del mercato dei chatbot basati su intelligenza artificiale. Questo divario risulta particolarmente evidente se si considerano altri attori nello spazio, come Claude Pro di Anthropic, che ha mantenuto una percentuale di fidelizzazione sopra il 60%, nonostante non raggiunga i numeri di ChatGPT Plus. Questi dati suggeriscono che, pur essendo supportato da Google, Gemini stenta ancora a conquistare e mantenere la lealtà degli utenti a pagamento, che sembrano preferire altre soluzioni, come quelle offerte da OpenAI e Anthropic.

Nel confronto con altre soluzioni di IA, la situazione di Gemini appare più complessa. Mentre il costo per Gemini Advanced è fissato a 19,99 dollari al mese, inclusi 2TB di archiviazione tramite Google One, altri concorrenti come ChatGPT Plus e Claude Pro, entrambi a 20 dollari al mese, sembrano offrire pacchetti più appetibili o funzionalità maggiori che invogliano gli utenti a mantenere gli abbonamenti a lungo termine. ChatGPT Plus, ad esempio, offre una serie di vantaggi esclusivi, tra cui limiti estesi per messaggi e upload, modalità vocale standard e avanzata, accesso limitato ai modelli o1 e o1-mini di OpenAI, opportunità di testare nuove funzionalità e la possibilità di creare e utilizzare GPT personalizzati.

Gemini non ha ancora rivelato quanti utenti stiano effettivamente utilizzando il suo servizio, mentre OpenAI, supportata da Microsoft, ha affermato che ChatGPT conta circa 300 milioni di utenti settimanali. I ricercatori di terze parti, come SensorTower, stimano che ChatGPT sia stato scaricato circa 465 milioni di volte su Android e iOS, mentre Gemini si ferma a circa 106 milioni di download. Questo divario nei numeri di download e nei tassi di fidelizzazione suggerisce che, sebbene Google stia cercando di recuperare terreno nel mercato dell’intelligenza artificiale, la strada da percorrere per competere efficacemente con leader come OpenAI e Anthropic è ancora lunga.

La situazione di Gemini evidenzia la difficoltà per Google di emergere come attore dominante nel settore dei chatbot AI, nonostante il suo vasto ecosistema e la forza del marchio. La concorrenza, come dimostrato dai numeri, sta mantenendo un vantaggio significativo in termini di fidelizzazione degli utenti, indicando che Google dovrà affrontare sfide significative per attrarre e mantenere i sottoscrittori a pagamento nel lungo periodo.


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