L’Intelligenza Artificiale non è più una semplice frontiera tecnologica: è ormai diventata il cuore pulsante dell’innovazione e del business. Nel 2025, l’AI sarà il fattore determinante per stabilire chi guida il mercato e chi fatica a restare al passo. A indicare i trend principali che trasformeranno il panorama globale è Qlik, leader nell’integrazione dei dati e nelle analytics, che delinea tre tematiche cruciali: autenticità, valore applicato e autonomous agents.

Autenticità: la sfida della fiducia nell’era dell’AI Generativa

La diffusione dell’AI generativa ha portato con sé una crisi di fiducia e autenticità. In un mondo inondato da contenuti generati artificialmente, le aziende devono distinguersi puntando su dati verificabili e trasparenti.
L’output autentico basato su dati reali avrà un valore inestimabile”, afferma Dr. Rumman Chowdhury, CEO di Humane Intelligence. Questo significa che i leader di mercato dovranno investire in sistemi che garantiscano la qualità e l’affidabilità delle informazioni, mantenendo saldo il rapporto di fiducia con i propri clienti e partner.

Valore applicato: l’AI che genera risultati concreti

Dopo l’entusiasmo iniziale per le innovazioni dell’AI generativa, ora il mercato cerca applicazioni pratiche e un ritorno tangibile sugli investimenti.
“Il 2025 sarà l’anno in cui le organizzazioni si concentreranno sull’AI per risolvere problemi reali”, sostiene Kelly Forbes, Co-Founder dell’AI Asia Pacific Institute. Le aziende che sapranno bilanciare i costi con un valore misurabile emergeranno come le vere protagoniste, dimostrando come l’AI possa diventare un acceleratore strategico per la crescita.

Autonomous Agents: il futuro del lavoro e delle operation

Gli Autonomous Agents, sistemi intelligenti in grado di prendere decisioni e agire autonomamente, rappresentano la prossima evoluzione dell’AI. Sebbene l’adozione su vasta scala sia attesa entro il 2030, nel 2025 inizieremo a vedere le prime applicazioni significative.
Come spiega Nina Schick, autrice e advisor di Tamang Ventures, “questi agenti intelligenti trasformeranno radicalmente flussi di lavoro e operation”. Per prepararsi, le imprese devono costruire infrastrutture solide, basate su sistemi di dati interconnessi e architetture scalabili.

L’AI come imperativo strategico

Come sottolinea Michael Bronstein, professore di AI all’Università di Oxford, l’uomo svolge un ruolo cruciale nel plasmare il futuro dell’AI. “L’AI non è una forza della natura, ma una nostra creazione, e dobbiamo plasmarla a nostro favore. Non si tratta di macchine che sostituiscono gli esseri umani, ma di qualcosa che amplifica il potenziale umano e ci porta al livello successivo”, ha affermato, evidenziando le opportunità trasformative che l’AI offre se sviluppata in modo responsabile.

Creare ecosistemi di dati intelligenti e interoperabili getta le basi per un’eccellenza operativa, consentendo alle aziende di scoprire completamente nuove opportunità di crescita e innovazione, aggiunge James Fisher, Chief Strategy Officer di Qlik, che sottolinea poi come il successo nella sfida dell’integrazione dell’AI in azienda “premierà coloro che considerano questo fattore un imperativo strategico, non una moda”.

Prepararsi al cambiamento

Il 2025 segnerà un punto di svolta per l’AI e l’economia basata sui dati. Solo chi sarà pronto a integrare l’Intelligenza Artificiale in modo strategico, puntando su autenticità, valore applicato e tecnologie agentiche, potrà emergere come leader di mercato. Gli altri rischiano di rimanere indietro in un panorama sempre più competitivo e complesso.


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