Sam Altman ha iniziato il 2025 con una serie di dichiarazioni forti che delineano la sua visione per il futuro dell’intelligenza artificiale e le sfide interne di OpenAI. In un post sul blog, ha affermato con sicurezza: “Siamo ora certi di sapere come costruire l’AGI come l’abbiamo tradizionalmente intesa. Crediamo che, nel 2025, potremmo vedere i primi agenti AI ‘unirsi alla forza lavoro’ e cambiare materialmente la produzione delle aziende”. Proseguendo, ha espresso l’ambizione di andare oltre l’AGI: “Stiamo iniziando a volgere il nostro obiettivo oltre questo, verso la superintelligenza nel vero senso della parola”.
Le sue riflessioni sulla controversa lotta interna del 2023, tuttavia, offrono uno spunto interessante sulla sua leadership e sul conflitto con il consiglio di amministrazione di OpenAI. In un’intervista a Bloomberg, ha dichiarato: “Ho avuto problemi con vari membri del consiglio su ciò che consideravo conflitti o comportamenti problematici, e non erano contenti del modo in cui cercavo di farli uscire dal consiglio”. Altman, pur riconoscendo il disaccordo, sostiene di non aver agito in modo subdolo: “Non credo di aver fatto cose subdole. Penso che il massimo che potrei dire è che, nello spirito di muoversi molto velocemente, il consiglio non ha capito il quadro completo”.
Un passaggio cruciale riguarda il rispetto che Altman esprime per le convinzioni del consiglio precedente, pur in totale disaccordo con le loro conclusioni. “Penso che il consiglio precedente fosse sincero nel suo livello di convinzione e preoccupazione per il fatto che AGI stesse andando male. C’è una cosa che uno di quei membri del consiglio ha detto al team qui durante quel fine settimana, per cui la gente la prende in giro, 13 che potrebbe essere coerente con la missione del consiglio non-profit di distruggere l’azienda”, ha affermato. Altman riconosce il coraggio delle convinzioni del consiglio, pur non condividendo le loro azioni specifiche, aggiungendo: “E anche se sono totalmente in disaccordo con tutte le conclusioni e le azioni specifiche, rispetto convinzioni come questa, e penso che il vecchio consiglio stesse agendo per una convinzione fuori luogo ma genuina in ciò che riteneva giusto.”
La questione delle fughe di notizie rimane una nota polemica. In merito a uno degli ex membri del consiglio, Altman lo accusa di aver “fatto trapelare notizie false alla stampa”, un’accusa che, come sottolineato da Zvi Mowshowitz, potrebbe sembrare esagerata dato che durante quel periodo ci furono numerose fughe di notizie da parte sua e dei suoi alleati.
Le dichiarazioni di Altman evidenziano non solo la sua determinazione nel portare avanti i progetti di OpenAI, ma anche le difficoltà interne e la sua visione di un futuro in cui l’intelligenza artificiale gioca un ruolo centrale nel mondo del lavoro e oltre.