Il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione (PA) rappresenta un pilastro fondamentale nella strategia di digitalizzazione del nostro Paese. Questo strumento non solo delinea gli obiettivi e i risultati attesi, ma li traduce in indicazioni operative concrete, facilitando l’azione amministrativa delle PA e promuovendo una trasformazione digitale tangibile.

L’evoluzione del Piano Triennale

Il percorso del Piano Triennale inizia con la Legge di Stabilità 2016, che ha riproposto gli obiettivi e i caratteri generali della digitalizzazione nella PA. Da allora, il Piano ha assunto un ruolo centrale nella pianificazione delle azioni di digitalizzazione, soprattutto in un periodo di razionalizzazione e standardizzazione degli strumenti trasversali come infrastrutture e piattaforme.

La prima edizione del Piano (2017-2019) ha introdotto il Modello strategico dell’informatica nella PA, mentre la seconda edizione (2019-2021) si è concentrata sull’implementazione dettagliata di questo modello. Il Piano triennale 2020-2022 e il suo aggiornamento 2021-2023 hanno ulteriormente focalizzato l’attenzione sulle azioni previste e sul monitoraggio dei risultati, dimostrando un impegno crescente verso la componente implementativa.

L’integrazione con il PNRR e il Decennio Digitale 2030

L’aggiornamento 2022-2024 ha segnato un passo significativo, attribuendo maggiore rilevanza al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e fornendo un quadro organico dei vari ambiti di intervento. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione con i soggetti istituzionali responsabili dell’implementazione.

Il Piano 2024-2026 si inserisce nel contesto più ampio del programma strategico “Decennio Digitale 2030”, istituito dalla Decisione (Ue) 2022/2481 del Parlamento Europeo e del Consiglio. Questo programma articola i suoi obiettivi in quattro dimensioni chiave: competenze digitali, servizi pubblici digitali, digitalizzazione delle imprese e infrastrutture digitali sicure e sostenibili.

Le novità del piano 2025

L’aggiornamento 2025 del Piano Triennale introduce elementi nuovi per allinearsi a scenari e normative in costante cambiamento. Tra le principali novità troviamo l’inserimento di temi relativi all’IT Wallet, alla Data Quality e alla dematerializzazione documentale, nonché l’introduzione di 11 nuovi strumenti. Questi aggiornamenti sono essenziali per adeguare le linee di azione ai cambiamenti di contesto e fornire dati e informazioni aggiornate.

La strategia del Piano Triennale

Il modello strategico del nuovo Piano propone un’architettura organizzativa e tecnologica che mira a fornire una visione complessiva della PA digitale. Questa visione parte dal “sistema informativo” del singolo ente per arrivare a definire le relazioni con i servizi, le piattaforme e le infrastrutture nazionali erogate a livello centrale. Le sfide organizzative e tecnologiche sono classificate in tre macroaree: processi, applicazioni e tecnologie.

L’obiettivo principale è fornire strumenti alla PA per erogare servizi esclusivamente in modalità digitale, rendendo più efficaci e veloci le interazioni con cittadini, imprese e altre pubbliche amministrazioni. Questo implica un reciproco scambio di informazioni o azioni tra le parti coinvolte, con l’obiettivo di raggiungere risultati concreti.

Inoltre, il Piano mira a favorire lo sviluppo di una società digitale, mettendo al centro i cittadini e le imprese. La digitalizzazione della PA diventa così il motore di sviluppo per tutto il Paese, promuovendo un’innovazione sostenibile, etica e inclusiva, nel rispetto della sostenibilità ambientale.

Promuovere l’innovazione e la sperimentazione

Il Piano Triennale contribuisce anche alla diffusione delle nuove tecnologie digitali nel tessuto produttivo italiano, incentivando la standardizzazione, l’innovazione e la sperimentazione nell’ambito dei servizi pubblici. Questo approccio non solo migliora l’efficienza dei servizi, ma crea anche un ecosistema più dinamico e competitivo.

In conclusione, il Piano Triennale per l’informatica nella PA rappresenta un passo fondamentale verso la modernizzazione dei servizi pubblici. Attraverso un approccio integrato e collaborativo, il Piano mira a rendere la PA più efficiente, trasparente e accessibile, ponendo le basi per un futuro digitale sostenibile e inclusivo.

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