Il presidente di Stellantis e AD di Exor, John Elkann, entra nel consiglio di amministrazione di Meta, la società che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp. Ad annunciarlo, direttamente dai social, lo stesso Mark Zuckerberg con un post sul proprio profilo. “Sono entusiasta di iniziare l’anno con alcune notizie su cui stiamo lavorando da un po’: Dana White, John Elkann e Charlie Songhurst si uniscono al Consiglio di amministrazione di Meta. Abbiamo enormi opportunità davanti all’IA, ai wearables e al futuro dei social media, e il nostro consiglio ci aiuterà a raggiungere la nostra visione”, si legge nel post di Zuckerberg.
Elkann è l’unico europeo all’interno del board di Meta.
John Elkann, erede della dinastia Agnelli, presidente di Stellantis e CEO di Exor NV, ha preso posto nel consiglio di amministrazione di Meta Inc., la compagnia di Mark Zuckerberg. È come se uno dei protagonisti della saga Agnelli avesse deciso di lasciare Torino per entrare nel cast di un blockbuster americano sulla tecnologia.
Elkann è il tipo di persona che potrebbe passare con disinvoltura da un salotto parigino a un consiglio d’amministrazione nella Silicon Valley senza nemmeno dover cambiare giacca. Non so se sia un esperto di intelligenza artificiale, ma di certo saprà di essere entrato in una compagnia che ha abbandonato da tempo l’etichetta di social network per diventare un gigante tecnologico globale. Meta oggi è sinonimo di AI, realtà aumentata, realtà virtuale e modelli open source, guidati dal Prof. LeCun, il quale sembra avere più titoli accademici di quanti libri abbia letto chiunque di noi.
Resta da chiedersi se l’Italia, sempre in bilico tra genialità e disorganizzazione, riuscirà mai a recuperare terreno in questo settore. Forse servirebbe la rete di contatti globali di Elkann per spingere il nostro Paese fuori dalle retrovie e metterlo al centro della scena tecnologica mondiale. Oppure, come in ogni buon film di Woody Allen, potremmo semplicemente goderci il caos e sperare in un colpo di fortuna.
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