I PC dedicati all’AI stanno diventando un argomento di conversazione sempre più frequente tra produttori, aziende, organizzazione e tra gli amanti della tecnologia.

Non a caso sono stati i protagonisti del 2024, e lo dimostrano anche i recenti dati di Canalys, secondo i quali un PC su cinque nel mondo è abilitato per l’AI. Infatti, in linea con questa previsione, gli analisti di mercato hanno stimano all’inizio dell’anno appena concluso che sarebbero stati venduti circa 50 milioni di PC predisposti all’AI.

Un numero sorprendente, e di gran lunga confermato, che dimostra come la tecnologia stia vivendo una fase di transizione e di cambiamento. Un cambiamento che stiamo vivendo in prima persona nelle nostre vite, personali e professionali.

Anche le nostre professioni stanno cambiando, abbracciando il cambiamento sotto diverse sfere, tra queste senza dubbio la sfera digitale. In questo contesto, i PC dedicati all’AI che ruolo hanno? Cambieranno senza dubbio le nostre abitudini in ambito tecnologico, ma cambieranno anche il nostro modo di lavorare?

Si tratta di una tecnologia che, secondo le previsioni, prenderà il sopravvento e le moderne organizzazioni devono essere preparate, trattandosi di un territorio ancora poco esplorato.

Siamo ancora in una fase iniziale, ma senza dubbio è una tecnologia che è destinata ad espandersi in campi sempre più ampi.

I dati parlano chiaro: per il prossimo anno, secondo i ricercatori di Gartner, la percentuale dei PC predisposti per l’AI venduti salirà al 43%, mentre secondo l’International Data Corporation questo numero raggiungerà il 60% entro la fine del 2027.

Tutto porta quindi a credere che i PC dedicati all’AI diventeranno presto la norma, anche nelle aziende. Quindi a prescindere dal crescente clamore per i PC dedicati all’IA, è necessario che le aziende capiscano come impiegare questa tecnologia per portare valore aggiunto all’interno dell’azienda.

Grazie all’utilizzo di questa tecnologia, all’interno delle organizzazioni, alcune dinamiche potrebbero essere rivoluzionate dai PC ottimizzati per l’AI, soprattutto in termini di produttività.

Penso, per esempio, che l’elaborazione dei dati ad alta intensità attraverso l’intelligenza artificiale diventerebbe molto più rapida, supportando e avvantaggiando chi lavora con i dati.

Gli analisti finanziari, per esempio, possono eseguire analisi e simulazioni complesse direttamente nei loro PC, riducendo così drasticamente i tempi dell’elaborazione ed eliminando il passaggio dei dati nel cloud.

Questo, infatti, è uno dei motivi per cui i PC dedicati all’AI sono e saranno sempre più utilizzati all’interno delle aziende, anche se ancora è difficile prevedere in che modo interverranno a supporto nelle nostre professioni dal momento che, attualmente, la mancanza di applicazioni software generali per l’adozione di questi dispositivi è in generale una sfida.

Sicuramente, essendo progettati per gestire i complessi calcoli dell’AI in locale, i PC ottimizzati per l’AI offrono vantaggi sostanziali in termini di velocità di elaborazione, privacy dei dati e analisi in tempo reale.

In questo modo possono eseguire internamente anche lavori complessi, senza dover passare per i servizi cloud. Inoltre, questi computer riescono a gestire enormi insiemi di dati e algoritmi complessi con velocità ed efficienza, consentendo attività come l’analisi dei dati in tempo reale, la creazione di contenuti on-the-fly e sofisticate attività di simulazione o modellazione.

Una tecnologia che sta già rivoluzionando alcune professioni: per esempio, si sta rilevando particolarmente utile nei settori che dipendono dalla rapidità decisionale, come nel trading finanziario o in scenari in cui è necessario rispondere con urgenza e immediatezza.

Non solo, è utilizzata con efficacia anche in settori come quello sanitario, dove la capacità di elaborare rapidamente immagini ad alta risoluzione e dati diagnostici complessi direttamente su un client può consentire agli operatori sanitari di fornire un’assistenza più rapida e accurata ai pazienti.

Un’altra area in cui vengono comunemente utilizzati enormi insiemi di dati è la ricerca scientifica, in campi come la genomica o la climatologia.

In questo caso i PC dedicati all’AI offrono ai ricercatori il vantaggio di poter elaborare i dati localmente, velocizzando le iterazioni e consentendo di rilevare eventuali anomalie in tempo reale e senza mettere a rischio la privacy dei dati.  

Questi PC, infatti, elaborano e archiviano i dati in locale, riducendo al minimo la necessità di trasmettere dati sensibili in rete o di archiviarli nei diversi servizi cloud, che sono sempre esposti al rischio di intrusioni, o accessibile ai modelli di apprendimento, in questo modo sono più controllati. In conclusione, i PC dedicati all’AI domineranno il futuro e rappresentano già oggi un progresso notevole.

Sicuramente nel futuro prossimo, questo tipo di dispositivi rivoluzionerà il nostro modo di lavorare. I PC dedicati all’intelligenza artificiale rappresentano non solo una tendenza emergente, ma una vera e propria rivoluzione tecnologica destinata a trasformare profondamente sia il modo in cui lavoriamo sia le modalità con cui interagiamo con la tecnologia.

La loro capacità di elaborare dati complessi in locale, garantendo maggiore velocità, privacy e autonomia, li rende strumenti indispensabili per settori strategici come la finanza, la sanità e la ricerca scientifica.

Tuttavia, ad oggi, molte aziende potrebbero non essere attrezzate, e fare questo salto senza adeguate memorie e storage porterebbe ad uno spreco di tempo e di risorse.

Infatti, I PC per l’AI tendono ad essere significativamente più costosi rispetto a quelli tradizionali: fare una mossa prematura, senza strumenti adeguati, potrebbe per un’azienda rivelarsi rischiosa da un punto di vista strategico.  

Come detto però, nonostante i PC dedicati all’AI abbiano davvero il potenziale per rivoluzionare il nostro modo di utilizzare i dispositivi e di lavorare, è una tecnologia ancora in fase di evoluzione e ritengo che il percorso sia complesso e non senza ostacoli.

Sicuramente però i PC ottimizzati per l’AI rappresenteranno un’opportunità per innovare e migliorare in termini di efficienza, sicurezza e sostenibilità.

Questo li pone al centro di un cambiamento che è destinato a influenzare il futuro, rendendoli protagonisti indiscussi della trasformazione digitale in atto.

Stefania Prando
Business Development Manager, Kingston Technology