Elon Musk è diventato una figura così onnipresente che è quasi impossibile ignorarlo, indipendentemente dal settore o dall’interesse personale. È come se fosse entrato in una dimensione culturale che supera quella di altri magnati del passato, un po’ come Milken negli anni ’80, Bezos negli anni ’90 e Jobs nei primi anni 2000.

Ma Musk ha qualcosa di diverso. Lo capisci quando persino una mia amica una tranquilla funzionaria alla Consob, solitamente immune al fascino del mondo tech e business mi chiede di lui durante una cena natalizia. È in quel momento che realizzi che Musk non è solo un imprenditore: è un fenomeno sociale.

Basta osservare il modo in cui i media scrutano ogni sua mossa per rendersi conto della sua centralità nel dibattito pubblico. Questa consapevolezza mi ha colpito di nuovo mentre mettevo insieme una lista di libri per le vacanze e mi accorgevo di poter dedicare un’intera sezione solo a volumi su di lui.

Titoli come “Battle for the Bird” di Kurt Wagner, “Extremely Hardcore” di Zoë Schiffer e “Character Limit” di Kate Conger e Ryan Mac non solo offrono uno sguardo privilegiato sul personaggio, ma forniscono anche indizi sul suo futuro.

Partiamo con “Battle for the Bird” di Kurt Wagner. Wagner, reporter di Bloomberg, descrive in modo dettagliato la tumultuosa acquisizione di Twitter (ora X) da parte di Musk e i successivi stravolgimenti.

L’autore non si limita ai fatti: esplora il modo in cui Musk ha piegato l’azienda alla sua visione, affrontando critiche e controversie con la stessa audacia con cui ha scalato le vette della tecnologia. Wagner ipotizza che X possa finire acquisita da xAI, la startup di intelligenza artificiale di Musk, offrendo agli investitori di X una via d’uscita dignitosa. Secondo Wagner, X rappresenta una miniera di dati per addestrare i modelli AI di xAI, rendendo la fusione una mossa logica e strategica.

Poi c’è “Extremely Hardcore” di Zoë Schiffer, che analizza il lato più spietato e aggressivo della leadership di Musk. Il titolo stesso è un riferimento alla famosa email inviata ai dipendenti di Twitter, nella quale Musk richiedeva dedizione totale, ridefinendo il concetto di ambiente lavorativo “hardcore”. Schiffer, editor di Wired, spinge ancora più in là l’analisi e immagina uno scenario politico futuro in cui Musk diventa un alleato chiave di un’ipotetica nuova amministrazione Trump.

In questo contesto, X si trasformerebbe in una piattaforma mediatica quasi governativa, usata per promuovere politiche e mobilitare le masse. Una visione inquietante ma plausibile, considerando la capacità di Musk di trasformare strumenti digitali in leve di potere.

Infine, “Character Limit” di Kate Conger e Ryan Mac si concentra sulla psicologia e sulle motivazioni dietro le azioni di Musk. Conger e Mac esplorano come la sua personalità eccentrica e talvolta imprevedibile abbia ridefinito non solo la gestione aziendale, ma anche le dinamiche di comunicazione moderna. Mac, con un passato da analista di patrimoni miliardari a Forbes, va dritto al punto e predice che Musk potrebbe diventare il primo triliardario della storia. Perché? SpaceX domina lo spazio, Tesla continua a crescere, e ora Musk ha una posizione di influenza sul governo federale.

Mac, ora al New York Times, scherza sull’inflazione esagerata, ma poi torna serio: Musk ha un vantaggio competitivo ineguagliabile. Tuttavia, avverte che l’unico vero ostacolo potrebbe essere lo stesso Musk. La sua tendenza a spingersi oltre i limiti, sebbene spesso vincente, potrebbe anche ritorcersi contro di lui.

La conclusione? Elon Musk è un enigma avvolto in un paradosso.

L’ambizione di Musk non si limita al miglioramento della condizione umana, ma mira alla creazione di una civiltà interplanetaria e interconnessa, capace di espandersi oltre i limiti fisici e temporali. In questo contesto, l’idea di immortalità non è intesa solo come esistenza biologica prolungata, ma come la capacità di preservare conoscenza, coscienza e cultura attraverso mezzi artificiali e digitali.

Chi osserva Musk da vicino potrebbe percepirlo come un individuo ossessionato dal controllo del futuro e dalla sfida contro l’entropia, un moderno Prometeo che cerca di strappare il fuoco degli dei per donarlo all’umanità. Tuttavia, più che credersi immortale, Musk sembra credere nella possibilità di trasformare la mortalità in una scelta, un’opzione che potrà essere accettata o rifiutata in base ai progressi della scienza e della tecnologia.

È allo stesso tempo visionario e impulsivo, stratega e caotico. I libri citati ognuno con il proprio punto di vista aiutano a decifrare i diversi lati di questo personaggio complesso e a immaginare cosa ci riservi il futuro. Ma come ogni buona analisi da profiler insegna, il futuro di Musk potrebbe dipendere tanto dalle sue prossime mosse quanto dalle sue debolezze personali. È questo che lo rende così affascinante e, per certi versi, così pericoloso.