Blue Origin, l’azienda aerospaziale fondata da Jeff Bezos, ha recentemente compiuto un passo significativo verso il debutto del suo razzo New Glenn. Il 27 dicembre 2024, presso il Launch Complex 36 di Cape Canaveral, Florida, è stato completato con successo un test di accensione integrato del veicolo di lancio, noto come “hotfire“. Durante questo test, i motori del razzo sono stati accesi per 24 secondi, raggiungendo la massima spinta per 13 di essi, simulando le condizioni di un vero e proprio lancio.
Questo risultato rappresenta l’ultimo grande traguardo prima del volo inaugurale del New Glenn, previsto per gennaio 2025. Sebbene Blue Origin non abbia ancora annunciato una data precisa per il lancio, fonti indicano che potrebbe avvenire tra il 6 e il 7 gennaio. Il razzo trasporterà come primo carico utile un prototipo della piattaforma orbitale Blue Ring, segnando l’inizio delle operazioni orbitali per l’azienda. Il New Glenn è un razzo riutilizzabile di classe pesante, progettato per competere nel mercato dei lanci spaziali commerciali, dominato attualmente da SpaceX di Elon Musk. Con una capacità di carico utile fino a 45.000 chilogrammi in orbita terrestre bassa, il New Glenn mira a offrire una soluzione versatile per una varietà di missioni, dai lanci di satelliti alle missioni interplanetarie.
Il percorso verso questo traguardo non è stato privo di sfide. Il programma ha subito diversi ritardi, con il lancio inizialmente previsto per il 2020 e successivamente posticipato. Tuttavia, con il recente ottenimento della licenza di lancio commerciale da parte della Federal Aviation Administration (FAA) e il completamento dei test critici, Blue Origin sembra pronta a entrare in una nuova fase operativa.
Il successo del New Glenn potrebbe avere implicazioni significative per l’industria spaziale. La competizione con SpaceX potrebbe intensificarsi, portando a innovazioni più rapide e a una riduzione dei costi per l’accesso allo spazio. Inoltre, con clienti come la NASA e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti già interessati ai servizi di lancio di Blue Origin, il New Glenn potrebbe svolgere un ruolo cruciale nelle future missioni spaziali, inclusi i programmi di esplorazione lunare e marziana