Microsoft ha recentemente integrato il suo assistente AI, Copilot, nelle sottoscrizioni Microsoft 365 Personal e Family in mercati selezionati, tra cui Australia, Nuova Zelanda, Malesia, Singapore, Taiwan e Thailandia. Questa mossa strategica mira a offrire agli utenti funzionalità avanzate di intelligenza artificiale all’interno delle applicazioni di produttività come Word, Excel e Outlook.
L’inclusione di Copilot nelle sottoscrizioni Microsoft 365 comporta un aumento dei prezzi. Ad esempio, in Australia, il costo mensile è passato da 11 a 16 dollari australiani. Microsoft giustifica questo adeguamento tariffario sottolineando il valore aggiunto derivante dall’integrazione di tecnologie AI avanzate e l’impegno verso future innovazioni.
Tuttavia, questa decisione ha suscitato reazioni contrastanti tra gli utenti. Alcuni apprezzano le nuove funzionalità offerte da Copilot, mentre altri esprimono preoccupazione per l’aumento dei costi e la mancanza di opzioni per mantenere le sottoscrizioni precedenti senza l’inclusione dell’assistente AI. Un utente australiano ha dichiarato di aver abbandonato Microsoft 365 in favore di Google Apps a causa di questi cambiamenti.
Microsoft ha una lunga storia nell’utilizzo di strategie di bundling per promuovere l’adozione di nuovi prodotti. L’integrazione di Copilot rappresenta un passo significativo per giustificare gli oltre 13 miliardi di dollari investiti in OpenAI e per competere con rivali come ChatGPT. Tuttavia, l’imposizione di nuove funzionalità a un costo aggiuntivo comporta rischi, tra cui la possibilità che alcuni clienti migrino verso prodotti concorrenti.
È evidente che Microsoft sta utilizzando l’Australia e il Sud-Est asiatico come mercati di prova per valutare l’accoglienza degli utenti prima di estendere queste modifiche a regioni più ampie come gli Stati Uniti e l’Unione Europea. La reazione degli utenti in questi mercati pilota fornirà indicazioni preziose su come procedere con l’implementazione globale di Copilot nelle sottoscrizioni Microsoft 365.