Eccoci, a soli 5 giorni dal clamoroso ingresso nel 2025 e 131 Articoli per quota 3000 per Rivista.AI, dove ogni aspettativa sul futuro è stata non solo tradita, ma rifatta a immagine e somiglianza della nostra incapacità di discernere tra innovazione e follia. Tra chat con chatbot che promettono amore eterno, miliardari che iniettano il plasma del proprio figlio per vivere in eterno, e sarcofagi stampati in 3D che ti accompagnano alla morte con stile per una miseria, il “futuro” che ci viene presentato non è proprio quello che ci avevano promesso.
In effetti, dimentichiamo l’intelligenza artificiale. Tom Chatfield, aveva già detto che il vero rischio non è l’intelligenza artificiale, ma l’idiozia artificiale. E, beh, come dargli torto? Se questa è la prova che la tecnologia stia spingendo l’umanità a nuovi vertici, allora preferiremmo rimanere nei bui anfratti della pre-tecnologia.
Un futuro che sembra riservarci più domande esistenziali che risposte. Ecco le tendenze più assurde del 2024.
La Compagnia Tossica dell’Intelligenza Artificiale: “Siamo Qui per Amarti, O Per Distruggerti?”
Nel 2024, l’intelligenza artificiale non è solo una compagna digitale per chi non riesce a trovare amore nel mondo reale; è un nuovo settore in crescita che rende il romanticismo umano un concetto obsoleto. Avanti tutta, per l’abbraccio digitale che fa rilasciare ossitocina! Se non sei pronto per il vero amore, non preoccuparti: una chatbot AI sarà felice di tenerti compagnia e stimolare i tuoi ormoni del “amore”. Almeno finché non scivola nell’inferno delle relazioni tossiche.
E poi c’è il caso di Sewell Setzer III, il ragazzo che si è tolto la vita dopo essersi innamorato di una chatbot. Ma non temere, la compagnia AI ha risposto al lutto con un miglioramento nella rilevazione dei contenuti dannosi. Meno male! Nel frattempo, un appassionato di AI pensa che forse le IA non siano proprio il futuro del romanticismo… ma, se non altro, almeno non tradiscono.
La Rivoluzione Wearable che Non Siamo Pronti a Vedere
Nel 2024, pensavamo che indossare tecnologia fosse la nostra via d’uscita, il futuro della mobilità, ma ci siamo ritrovati a indossare flop clamorosi. Il Humane AI Pin? Forse il peggior dispositivo mai recensito, secondo MKBHD, uno che ha visto praticamente tutto. E non finisce qui. Il Rabbit R1, presentato da Satya Nadella come il prodotto più innovativo dai tempi dell’iPhone, è diventato il simbolo del fallimento, se non altro per la sua durata batteria degna di una candela che si spegne dopo 5 minuti di utilizzo.
Non dimentichiamo poi la collana “amica”, pensata per ricreare l’affetto del film “Her”. Peccato che fosse più un 1984 in formato tascabile. Per fortuna, l’unico vero successo di queste wearable sembra essere il dissing tra CEO, che voleva battere fisicamente il suo concorrente che aveva creato qualcosa di simile ma a un prezzo inferiore. Ah, la tecnologia!
Immortalità e Piccoli Esperimenti Familiari
E ora, il miglior esempio di come un miliardario possa interpretare il termine “immortalità”. Bryan Johnson, che probabilmente ha preso troppo sul serio la frase “Vivi come se non ci fosse un domani”, ha deciso di iniettarsi il plasma del proprio figlio adolescente nel tentativo di vivere per sempre. La cosa più interessante è che la comunità dei scommettitori ora offre quote sul tempo in cui il suo organo maschile rimarrà eretto durante la notte. Ma tutto fa parte di una missione di ottimizzazione corporea, come se fosse un software che va aggiornato ogni giorno con 100+ pillole. La scienza moderna non è mai stata così strana.
La Connessione Tra Mente e Computer, Perché Non Basta Più Pensare
Nel 2024, MUSK ha finalmente realizzato quel salto da fantascienza che sognavamo: un’interfaccia cervello-computer. Se l’idea di controllare un cursore con il cervello ti sembrava sci-fi, preparati a un futuro in cui “pensare” potrebbe effettivamente accendere il computer. Ma attenzione, c’è di più: i ricercatori cinesi hanno inventato una versione meno invasiva che riesce addirittura a far funzionare un guanto wireless con il solo potere del pensiero. Chi avrebbe mai pensato che il prossimo passo fosse fare il caffè solo con il cervello?
Sarco Pod: La Morte con Stile, ma Con Un Tocco di Disgusto
E ora, la parte veramente surreale. Il Sarco Pod, un sarcofago stampato in 3D che promette di “accompagnarti” al di là per soli 20 dollari, la mia compagna (gli stivaletti pitonati sono un mio regalo, la borsa NO, ma non ho indagato) nel dubbio se ne è già assicurato uno per me, mi ha detto non si sa mai… Che c’è di meglio che morire con eleganza, con un po’ di azoto liquido e un design che sembra uscito da un film degli anni ’70? Naturalmente, le cose non sono andate proprio come previsto, visto che le autorità hanno trovato segni di strangolamento durante un’autopsia. Ma, non preoccuparti, la gente può comunque continuare a iscriversi per ricevere un trattamento a basso costo per l’addio al mondo. Quando la morte diventa un servizio “sostenibile”, puoi sempre guardare il lato positivo della situazione.
In un anno in cui ogni invenzione sembra sfidare la realtà, ci viene da chiederci: abbiamo davvero bisogno di tutto questo? Ma, dato che non possiamo fermare l’onda, godiamoci lo spettacolo. O meglio, sopravviviamoci.