Un decennio fa, Peter Thiel dichiarava con fermezza che “la competizione è per perdenti”, sostenendo l’investimento in startup capaci di monopolizzare i loro mercati attraverso prodotti ineguagliabili. Tuttavia, la sua visione si sta evolvendo. Oggi, gran parte dei finanziamenti del Founders Fund di Thiel è concentrata in aziende che forniscono tecnologie avanzate, servizi e armi al governo degli Stati Uniti.

Società come Palantir, SpaceX, Anduril, Scale AI e OpenAI—tutte supportate dal Founders Fund—stanno preparando un annuncio congiunto per il prossimo mese. Secondo quanto riportato dal Financial Times, queste aziende formeranno un consorzio volto a competere per contratti governativi, sfidando i colossi tradizionali come Raytheon e Northrop Grumman.

Il successo nei contratti governativi è storicamente basato non solo sulla qualità del prodotto, ma anche sull’influenza politica e sulla capacità di navigare la complessa rete di regolamentazioni. Silicon Valley ha iniziato a comprendere questo modello, attratta dalle valutazioni record di società come SpaceX e Palantir.

Le intenzioni di questa alleanza sono ancora poco definite, ma fonti industriali suggeriscono diverse possibili motivazioni strategiche:

Sinergia Operativa Le grandi commesse nel settore della difesa sono spesso gestite tramite subappalti a più aziende. Un consorzio di società tecnologiche potrebbe incrementare la loro capacità di ottenere contratti collaborando in maniera coordinata, anziché competere individualmente.

Pressione Regolatoria La coalizione potrebbe esercitare una maggiore influenza politica per contestare bandi di gara percepiti come ingiusti o troppo favorevoli ai contractor tradizionali.

Strategie di Lobbying L’unione di risorse e competenze permetterebbe di spingere per programmi di innovazione tecnologica come l’adozione di droni autonomi. Attualmente, il gruppo di lobbying tradizionale dell’industria della difesa—la National Defense Industrial Association—non ha attratto membri del settore tecnologico, creando un vuoto che il nuovo consorzio potrebbe colmare.

Il rafforzamento di questa strategia è facilitato dalla crescente presenza di figure legate alla Silicon Valley nei ruoli chiave del governo. Tra le nomine recenti spiccano Michael Kratsios, ex dirigente di Scale AI, come direttore dell’Ufficio di Politica Scientifica e Tecnologica della Casa Bianca, e Sriram Krishnan e Scott Kupor, entrambi provenienti da Andreessen Horowitz, rispettivamente come consulente senior per l’intelligenza artificiale e direttore dell’Ufficio di Gestione del Personale.

Nonostante l’iniziativa prometta efficienza e modernizzazione, il consorzio dovrà dimostrare risultati tangibili. La riduzione della spesa pubblica e il miglioramento delle capacità di combattimento saranno i parametri chiave di valutazione. Un fallimento in tal senso rischierebbe di rafforzare la percezione di una Silicon Valley coinvolta in tattiche di cattura regolatoria, proprio ciò che essa ha sempre criticato nei suoi concorrenti tradizionali.

La formazione di questo consorzio rappresenta una svolta strategica per il settore tecnologico applicato alla difesa. La capacità di integrare innovazione, lobbying e influenza politica potrebbe ridefinire gli equilibri tra i contractor tradizionali e i nuovi protagonisti della Silicon Valley. Tuttavia, l’efficacia di questa manovra sarà determinata dalla capacità del consorzio di produrre risultati concreti e sostenibili, evitando il rischio di replicare i modelli burocratici del passato.