Google ha recentemente risposto alle accuse di monopolio avanzate dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, presentando una proposta di modifiche ai contratti di distribuzione. Questa iniziativa arriva dopo che un giudice ha stabilito che Google ha abusato della sua posizione dominante nel mercato della ricerca online, violando la Sezione 2 dello Sherman Act.
Nel mese di agosto, il giudice Amit P. Mehta ha emesso una sentenza che definisce Google un monopolista, evidenziando come l’azienda abbia mantenuto il suo dominio attraverso pratiche commerciali aggressive e accordi esclusivi con produttori di dispositivi e sviluppatori di browser. Il Dipartimento di Giustizia ha chiesto misure drastiche, incluso il potenziale smembramento dell’azienda, per ripristinare la concorrenza nel settore.
In risposta, Google ha presentato una serie di controproposte mirate a evitare misure drastiche come la vendita del browser Chrome. Le proposte includono:
Flessibilità nei contratti: Modifiche per consentire ai produttori di dispositivi maggiore libertà nella preinstallazione di motori di ricerca alternativi e applicazioni Google.
Rotazione dei motori di ricerca: Suggerimento di un cambio annuale del motore di ricerca predefinito per gli utenti, anche su Chrome, per garantire una maggiore varietà[2].
Accordi multipli: Permettere accordi con diversi browser e piattaforme senza favorire in modo eccessivo i servizi Google.
Lee-Anne Mulholland, VP of Regulatory Affairs di Google, ha descritto le proposte del Dipartimento di Giustizia come “eccessive” e potenzialmente dannose per i consumatori e le aziende, sostenendo che tali misure potrebbero compromettere l’innovazione e aumentare i costi per gli utenti.
La questione rimane aperta, con un’udienza prevista per aprile 2025 dove si discuteranno ulteriormente le proposte e le possibili sanzioni. Google ha annunciato che presenterà una proposta rivista entro marzo 2025. La situazione è complessa e potrebbe portare a cambiamenti significativi nel modo in cui Google opera nel mercato della tecnologia e della pubblicità online.