Google è in procinto di introdurre una nuova modalità denominata “AI Mode” all’interno del suo motore di ricerca, una mossa che potrebbe ridefinire radicalmente il modo in cui gli utenti interagiscono con le informazioni online. Secondo quanto riportato da The Information, questa funzione offrirà un’interfaccia simile al chatbot Gemini AI dell’azienda, proponendo risposte più sofisticate e contestualizzate attraverso l’uso avanzato dell’intelligenza artificiale.
L’opzione di attivare questa modalità sarà posizionata in alto nella pagina dei risultati di ricerca, accanto alle tradizionali schede “Tutti”, “Immagini”, “Video” e “Shopping”. Quando AI Mode è attivato, gli utenti riceveranno risposte strutturate con link pertinenti a pagine web correlate. Inoltre, sarà presente una barra di ricerca dedicata sotto la risposta generata, invitando gli utenti a formulare domande successive per approfondire ulteriormente il tema.
Questa nuova funzione sembra allinearsi con quanto emerso in recenti report, come quello di Android Authority, che aveva già individuato AI Mode in una versione beta dell’app di Google. Allo stesso modo, 9to5Google ha scoperto nel codice dell’applicazione un’integrazione vocale per l’uso di questa modalità, suggerendo che la funzionalità sarà accessibile anche tramite comandi vocali, ampliando ulteriormente le possibilità di interazione.
Il lancio di AI Mode non avviene in un vuoto tecnologico. Con OpenAI che ha recentemente reso disponibile la ricerca attraverso ChatGPT per tutti gli utenti, Google si trova sotto una pressione crescente per integrare le sue capacità di intelligenza artificiale direttamente nella sua offerta di ricerca. Attualmente, l’azienda già fornisce sommari generati dall’IA per alcune query e ha esteso questa funzione a numerosi altri Paesi nell’ottobre scorso. Tuttavia, l’introduzione di AI Mode sembra un passo più audace e mirato a consolidare la fusione tra ricerca tradizionale e intelligenza artificiale conversazionale.
Sundar Pichai, CEO di Google, aveva recentemente dichiarato che la ricerca cambierà “in modo profondo” entro il 2025. Questo sviluppo sembra confermare quella visione, preannunciando una trasformazione che mira a rendere la ricerca più interattiva, contestuale e centrata sull’utente. L’aggiunta di un’interfaccia AI potrebbe non solo migliorare l’esperienza di ricerca, ma anche ridefinire la percezione del motore di ricerca come un assistente personale, capace di comprendere e rispondere alle necessità in maniera più umana e fluida.
Per il momento, Google non ha fornito commenti ufficiali sulla notizia, ma il rollout globale di queste nuove capacità di intelligenza artificiale potrebbe rappresentare un punto di svolta cruciale nella competizione tra le grandi aziende tecnologiche per il predominio nell’era dell’IA. L’equilibrio tra innovazione e semplicità d’uso sarà la chiave per conquistare gli utenti e mantenere il dominio nel settore della ricerca.