Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), in collaborazione con Retelit – società controllata dalla spagnola Asterion Industrial Partners – ha presentato un’offerta vincolante di 700 milioni di euro per l’intero capitale di Sparkle, la controllata di Telecom Italia (Tim) specializzata in cavi sottomarini. L’offerta, valida fino al 27 gennaio 2025, mira a trasferire la proprietà di uno dei primi cinque fornitori di traffico internet al mondo a investitori statali e privati che puntano a rafforzare le infrastrutture europee.
Sparkle, il principale fornitore di servizi di telecomunicazioni internazionali in Italia, vanta una vasta rete di 600.000 chilometri di cavi in fibra ottica, tre Network Operation Center per un’assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e una presenza commerciale in 32 Paesi. L’acquisizione segnerebbe un cambiamento significativo per Tim, consentendo all’azienda di dismettere le attività infrastrutturali e di riallocare le risorse verso il proprio modello di business orientato ai servizi.
Il MEF e Asterion, attraverso Retelit, hanno richiesto una proroga di due giorni rispetto alla scadenza iniziale del 16 dicembre per finalizzare gli accordi di finanziamento. Tim ha preso atto della ricezione dell’offerta e ha dichiarato che avvierà tempestivamente il processo di valutazione, considerando le condizioni standard per questo tipo di operazioni.
Asterion, insieme a F2i, ha recentemente completato l’acquisizione di Sorgenia e mantiene una forte presenza in Italia attraverso le sue partecipazioni in gruppi infrastrutturali come Irideos e Retelit. L’offerta per Sparkle consolida ulteriormente l’impegno di Asterion ad espandere la propria presenza nelle infrastrutture in Europa.
Gli analisti di Equita hanno accolto con favore l’offerta vincolante, allineandola alla valutazione preliminare di 700 milioni di euro. Considerano la transazione come uno sviluppo positivo per Tim, che consente alla società di monetizzare un asset non-core incluso nel progetto di delayering dell’amministratore delegato Pietro Labriola. Questa strategia mira a snellire le operazioni e a sostenere la generazione di cassa per il periodo 2024-2026.
Un’operazione di successo potrebbe fornire una spinta necessaria alla salute finanziaria e all’orientamento strategico di Tim, segnando un nuovo capitolo nell’evoluzione dell’azienda nel panorama in rapida evoluzione delle telecomunicazioni globali.